FRAGOLE: PER ITALIA, SPAGNA E FRANCIA PREVISTA UNA PRODUZIONE STABILE

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Il gruppo di contatto della fragola italo-franco-spagnolo, formato dai produttori dei tre Paesi oltre che dai rappresentanti dei rispettivi Governi, si è riunito a Huelva nei giorni scorsi per fare il punto sulla campagna appena iniziata. Le stime analizzate evidenziano che questa campagna dovrebbe essere caratterizzata da una buona qualità del prodotto.

Per quanto riguarda i livelli di produzione dovrebbero mantenersi stabili in tutti e tre i Paesi, con volumi simili a quelli dello scorso anno. La delegazione francese, inoltre, ha preso atto della forte crescita che sta registrando la coltivazione fuori suolo, che rappresenta il 40% della produzione realizzata in organizzazioni di produttori (OP).

La delegazione italiana ha rilevato che nel Bel Paese si sta registrando uno spostamento della produzione di fragole da nord a sud.

Mentre la delegazione spagnola ha fatto notare che una quota crescente della produzione è rappresentata da varietà autoctone sviluppate dagli stessi produttori di Huelva che hanno cominciato a sostituire le varietà provenienti dagli Stati Uniti. Gli intervenuti hanno anche sottolineato che, la causa della stabilizzazione della produzione nei tre Paesi è da ricercarsi anche nell’aumento della produzione in altri Paesi europei come la Germania e il Regno Unito ed in Paesi extra Ue come il Marocco e l’Egitto.

Il gruppo di contatto ha anche discusso sulle conseguenze dell’adozione dello scorso 16 febbraio del protocollo agricolo dell’Accordo di associazione dell’Ue con il Marocco sulla produzione comunitaria di fragola, esprimendo preoccupazione per l’abolizione delle tariffe su lamponi, more e mirtilli. In questo senso è stato concordato che entro la prossima riunione del comitato misto franco-spagnolo, che si terrà a Parigi, sarà chiesto alla Commissione europea di istituire procedure agili e definire gli obiettivi per l’applicazione di clausole di tutela nel momento in cui si verifichino alterazioni significative nel mercato delle fragole, dei lamponi e dei mirtilli.

Per quanto riguarda la riforma della PAC in corso, i produttori dei tre Paesi hanno chiesto la piena inclusione del settore nel regime dei pagamenti diretti e chiesto l’istituzione di procedure di gestione delle crisi efficaci per consentire al settore di essere remunerativo.

Secondo il Ministero dell’Agricoltura spagnolo, nel 2011 la produzione di fragole in Spagna ammontava a 261.000 tonnellate, di cui 252.000 in Huelva, mentre, secondo i dati FAO, la produzione in Italia è stata pari a 153.875 tonnellate e in Francia a 46.557 tonnellate.

Per quanto riguarda l’export, secondo i dati Eurostat, la Spagna è il primo esportatore di fragole dell’Unione europea, 228.584 tonnellate nel 2011 (un volume pari a quello del 2010). In termini di valore, le esportazioni nel 2011 sono state pari a 437 milioni di euro, l’11% in più rispetto al 2010. L’export della Francia, invece, si è attestato a 15.155 tonnellate, mentre quello dell’Italia è stato pari a 14.857 tonnellate.

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