La Campania continua a primeggiare nel settore della fragolicoltura, con oltre cento milioni di fatturato e una forza lavoro che si attesta sulle seicentomila giornate lavorative (ULU, unità lavoro uomo. La varietà Sabrina, tra le diverse cultivar che caratterizzano l’intero comparto, è quella più diffusa e costituisce circa il 50% dell’intera produzione.
La produzione Italiana, grazie alla sua diversificazione riesce a coprire tutto il territorio: le fragole della Sicilia e della Calabria arrivano sul mercato da gennaio a marzo, mentre quelle della Campania e della Basilicata arrivano ad aprile e maggio e si sovrappongono a quelle del nord (Verona ed Emilia Romagna).
Nel 2012, la fragolicoltura italiana ha interessato 3700 ettari (-20% rispetto al 2000), di cui il 40% coltivati al Nord (Veneto, Emilia Romagna, Trentino e Piemonte) e il 60% coltivati al Sud. Nel resto d’Europa il primato lo detiene la Spagna suoi 6800 ha di superficie investita, contro i 2800 ha dell’Italia che resta comunque il secondo produttore di fragole europeo. (fonte: Tiscali)