FRAGOLE, AOP LUCE APRE AL BIO. FORTI RICHIESTE SU FAVETTA

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Aop Luce è entrata nel vivo della campagna fragole 2021 che, con circa 2.000 tonnellate di frutti, rappresenta per l’azienda il 5% della produzione totale a volume.

L’avvio della campagna è stato sicuramente segnato dal freddo di febbraio che ha rallentato la maturazione dei frutti e generato un’offerta inferiore alla domanda negli scorci di anticipo di primavera che si sono avuti a fine mese. I prezzi non hanno compensato gli ammanchi, anzi, le offerte ormai note da parte di alcune catene distributive hanno svilito il prodotto ed alterato la percezione del consumatore a danno dei produttori.
I volumi stanno via via aumentando, ma il clima non è ancora favorevole: i continui sbalzi termici generano squilibri alla pianta, inibiscono la differenziazione dei fiori a frutto con conseguenti cali della produzione e ostacolano la regolare maturazione delle fragole; la produzione continua quindi ad essere inferiore a quella dello scorso anno a parità di periodo, e i prezzi sono conseguentemente più sostenuti di almeno il 20%” dichiara Giacomo Galdiero, Amministratore Delegato di Aop Luce.
Le varietà principali, tutte coltivate nell’areale campano, sono Melissa, Sabrina, Fortuna e Partenope, mentre alcuni produttori dell’Aop campana stanno testando Rossetta e Marimbella, con soddisfazione per le caratteristiche dei frutti e la produttività. Agli inizi di aprile entrerà in piena produzione anche la fragola Favetta, tipicità del basso Lazio caratterizzata dalla forma a cuore e dal sapore dolce che ricorda una fragolina di bosco ma di dimensioni più grandi, la cui raccolta di quantitativi limitati è iniziata proprio in questi giorni, con una richiesta da parte del mercato decisamente superiore all’offerta.
Quest’anno AOP Luce si affaccia per la prima volta al mondo del biologico con una piccola superficie di 5 ettari di un socio, la cui commercializzazione è partita la scorsa settimana in una vaschetta in cartoncino da 300 gr.


Si avvia alla conclusione la campagna della Melannurca Campana IGP che, per il suo peculiare processo produttivo, le sue caratteristiche ed i quantitativi disponibili, ha fisiologicamente un tempo di decumulo inferiore alle altre varietà di mele. “Nel complesso siamo soddisfatti, è stata la prima campagna ai tempi del Covid e sicuramente ciò ha impattato, soprattutto nell’ultimo periodo per quanto riguarda i mercati tradizionali. Le vendite alla GDO sono state invece tendenzialmente in linea con lo storico. Per quanto riguarda i prezzi, siamo partiti con quotazioni leggermente più alte rispetto all’avvio della scorsa campagna, ma le abbiamo mantenute stabili per tutto il periodo”.

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