FRAGOLA: AREE COLTIVATE STABILI MA L’EXPORT FATICA A CRESCERE

Condividi

Le coltivazioni italiane di fragole nel 2011 sono rimaste stabili: questo afferma il Cso nel suo ultimo rapporto sull’estensione della fragolicoltura specializzata nel nostro paese. Le superfici coltivate (attualmente circa 3.500 ettari) sono infatti aumentate di appena l’1%. Di queste aree, l’80% riguarda impianti in coltura protetta e il 18% in pieno campo.

Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, la regione leader per le fragole è la Campania (23%), seguita da Veneto (17%), Basilicata (14%), Sicilia (9%), Emilia Romagna e Calabria (7%). Al nord la situazione è generalmente stabile, con cali da segnalare in Emilia Romagna (una situazione che va avanti da qualche anno), mentre al sud le superfici continuano ad aumentare (+17% in Basilicata, +8% in Campania, +5% in Sicilia), eccetto che in Calabria (-4%).

Per quanto riguarda l’export l’Italia è tra gli otto paesi del mondo che contribuiscono alle esportazioni di fragole, anche se si trova proprio in fondo alla classifica, che vede regnare la Spagna (32% delle esportazioni totali), seguita da Stati Uniti (19%), Messico (11%), Belgio (6%), Olanda (5%), Francia (4%), Turchia (3%) e, appunto, l’Italia (3%). La Spagna esporta circa 220 mila tonnellate di fragole (il 70% della sua produzione), ma quasi esclusivamente all’interno dell’Ue a 27, dove il maggiore richiedente è la Germania (90 mila tonnellate di fragole spagnole nel 2000, oggi 70 mila, cioè il 17% delle esportazioni spagnole), seguita da Francia (che ne compra più della Germania, ma perchè le riesporta), Italia (6%), Gran Bretagna (5%) e Belgio (3%).

L’Italia, invece, nel 2010 ha esportato appena 17.600 tonnellate di fragole (+23% rispetto al 2009, che era stata un’annata disastrosa, ma -5% rispetto alla media 2007-2009). Anche per il nostro paese, il principale acquirente è la Germania (43% delle esportazioni italiane), seguita da Austria (19%), Svizzera (17%), Slovenia (7%), Ungheria e Gran Bretagna (3%). Ma l’Italia è anche un discreto importatore: nel nostro paese l’anno scorso sono arrivate 37 mila tonnellate di fragole, cioè il 10% in più rispetto al 2009, per un valore di 69 milioni di euro che è il massimo storico. Cifra record anche per il prezzo medio annuo, che è di 1,88 euro/kg (+2% rispetto al 2009). Il 63% delle fragole importate proviene dalla Spagna, e il 20% dalla Francia.

Tirando le somme finali, il saldo della bilancia commerciale è negativo anche nel 2010, nonostante un lieve miglioramento rispetto all’anno prima (-22,6 milioni di euro contro i 33 del 2009). Riguardo alla campagna 2011, i dati sono disponibili fino a maggio, ma definiscono una campagna discreta: nel mercato interno i consumi e il prezzo medio sono aumentati del 2% rispetto allo stesso periodo del 2010, mentre le esportazioni sono cresciute del 3% (ma per ulteriori conferme si attendono i dati della campagna conclusa). Una nota positiva è stata registrata in aprile, quando l’Italia ha giocato sulla raccolta anticipata per inviare il 107% di fragole in più alla Germania, guadagnandosi un vantaggio sull’acerrimo concorrente spagnolo.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE