FONDI PSR IN EMILIA ROMAGNA, CASELLI: “INNOVAZIONE MECCANISMO VIRTUOSO”

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Sono tanti i fattori che concorrono a fare dell’Emilia-Romagna una delle principali Regioni agricole del Paese; la lungimiranza delle Politiche agricole è sicuramente uno di essi. Simona Caselli (nella foto), assessore con delega all’agricoltura dal dicembre 2014, ne ha fatto un vero vessillo, adottando l’idea di “innovazione come meccanismo virtuoso” e selezionandolo quale elemento di distinguo in tutti i principali bandi PSR.

“Aspetti legati all’innovazione delle tecniche produttive, di conservazione, di riutilizzo/logistica degli scarti oltre al rinnovo varietale sono per noi temi fondamentali per i quali abbiamo stanziato ingenti fondi, e continueremo a farlo se ce ne sarà l’opportunità”, ha recentemente dichiarato Caselli.

I fondi regionali disponibili per il finanziamento di progetti innovativi in agricoltura attraverso i Piani di Sviluppo Rurale da PAC 2014-2020 sono pari a 50 milioni di euro. “Più volte si è paventata l’ipotesi di ridurre tali risorse per riallocarle altrove, io però mi sono sempre fermamente opposta. Non voglio essere ricordata come colei che ha tagliato i fondi all’innovazione, credo nella necessità di investire nella ricerca. Ad oggi – continua Caselli – 30 dei 50 milioni disponibili sono già stati ‘piazzati’; ne restano 20 da investire in nuovi bandi, probabilmente concernenti la misura 2A, ovvero per interventi di risparmio idrico o per il riutilizzo degli scarti nell’ottica di implementare un’economia di tipo circolare”.

Proprio la tematica legata ad un’economia rigenerativa sembra essere particolarmente cara all’assessore Caselli, che all’incontro per il ventesimo anniversario di CPR System, lo scorso venerdì a Ferrara (leggi news), si era detta disponibile come presidente di Arefhl a fare richiesta formale in Ue per inserire un capitolo dedicato al riutilizzo della plastica all’interno della prossima PAC 2020 già in discussione a Bruxelles.

Infine, da non dimenticare il primato europeo dell’Emilia-Romagna in termini di Gruppi Operativi per l’innovazione (GOI), gli strumenti messi a disposizione dell’Ue nell’ambito del PEI (rete di Partenariato Europeo dell’Innovazione), finanziati dalla PAC 2014-2020, il cui obiettivo è lo sviluppo innovativo e la condivisione dei risultati: ben 93 dei 400 GOI in Europa sono attivi nella Regione amministrata dalla Caselli. “Un primato importante – ha sottolineato a tal proposito – che rappresenta il successo di un intero sistema, frutto anche del lavoro pregresso fatto da chi mi ha preceduta, che ha contribuito in modo determinante a creare un sentimento di fiducia reciproca tra Ricerca e Produzione. Non era scontato; si tratta infatti di due mondi talvolta distanti che guardandosi con diffidenza, come avviene in Francia, rischiano di non cogliere l’effettiva opportunità offerta da GOI, espressione massima di innovazione per loro natura”.

Chiara Brandi

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