FONDAZIONE MACH, PRIMO CDA DEL PRESIDENTE SEGRÈ: “RICERCA ED EXPO”

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“Oggi abbiamo approvato due provvedimenti riguardanti la ricerca avanzata e la consulenza tecnica, un segnale importante che queste due anime possono e devono convivere. Inoltre abbiamo discusso un progetto forte per valorizzare la nostra presenza ad Expo.

 

Metto a disposizione la mia esperienza e i miei collegamenti in un disegno che dovrà essere condiviso e che, per riprendere le parole di Ugo Rossi, dovrà cogliere una sfida importante: coniugare l’eccellenza della ricerca con le importanti esigenze di sviluppo dell’agricoltura trentina”.

È questa la sintesi del breve discorso pronunciato da Andrea Segrè (nella foto) durante il Cda della Fondazione Mach di venerdì 6 marzo, il primo del suo mandato. La prima visita a S.Michele è stata particolarmente intensa ed i tre giorni sono stati ricchi di impegni. Mercoledì il nuovo presidente ha incontrato i dirigenti del Centro Istruzione e Formazione, del Centro Ricerca e Innovazione e del Centro Trasferimento Tecnologico, mentre giovedì ha partecipato al convegno AGER melo, coordinato dalla Fondazione.

“Nell’anno di EXPO le occasioni per promuovere il modello dell’agricoltura trentina e valorizzare il territorio in un’ottica sostenibile saranno numerose e il mio impegno andrà tutto in questa direzione”, sono state le parole pronunciate giovedì davanti alla platea di ricercatori e studiosi della Cantina Rotari di Mezzocorona e ribadite oggi in Consiglio. “Il ruolo di FEM, con le sue quattro funzionalità riunite sotto lo stesso tetto, è unico in Italia e forse anche nel mondo. La sfida che voglio intraprendere è quella di mantenere alto il valore di questa realtà, dando sempre più risposte concrete a chi lavora sul campo. Non ha senso avere un centro di eccellenza di questo livello se poi non sa dare le giuste risposte al contadino che lavora la terra”, ha ribadito durante il Consiglio di amministrazione, assicurando una presenza settimanale a S. Michele.

 

“Mi vedrete spesso in Trentino; non interpreterò questo ruolo come una carica onoraria, non ho né i titoli né l’età per farlo. Mi sono riproposto di stare qui almeno due giorni a settimana; ovviamente dovrò sistemare l’agenda, ma è chiaro che non si può fare un nuovo piano strategico stando a Bologna”. Venerdì pomeriggio Segrè ha cominciato la visita delle strutture.

“Ho qualche idea per il prosieguo di FEM, sono desideroso di coinvolgere il Consiglio di amministrazione e la Giunta per un futuro partecipato”. Entro il prossimo mese Segrè ha messo in calendario una riunione plenaria con tutti gli ottocento dipendenti della Fondazione, per presentarsi ufficialmente e raccogliere spunti utili per il suo mandato.

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