FLORIDA: SALGONO I PREZZI DEL SUCCO D’ARANCIA. PRODUZIONE PIÙ SCARSA DAL 1968

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Dopo un mese caratterizzato da piogge molto scarse sulla Florida, i riflettori dei mercati agricoli si sono improvvisamente puntati sul succo d’arancia. Il contratto future sul fcoj (succo d’arancia concentrato congelato) per consegna vicina (scadenza maggio) era a 106,10 cents per libbra il 19 marzo ed è balzato ieri a 127,95 cents, un rincaro superiore al 20% in appena tre sessioni all’Intercontinental Exchange.

Il rialzo è uno dei più vistosi mai registrati su questo mercato e si deve soprattutto al fatto che in Florida, secondo maggior produttore mondiale alle spalle del Brasile, anche per le prossime settimane non sono previste precipitazioni.

Nella campagna commerciale che terminerà in settembre, in base alle stime del Dipartimento americano dell’Agricoltura la produzione rischia di rivelarsi la più modesta degli ultimi quarantasette anni. Secondo alcuni addetti ai lavori, le quotazioni nelle scorse settimane erano ancora troppo basse e quindi l’allarme clima ha spinto gli speculatori a chiudere rapidamente le loro vendite. Da notare che il succo d’arancia sul mercato a termine è ancora quotato meno rispetto a un anno fa, per effetto del rallentamento della domanda negli Usa, il consumatore numero uno. I marchi Tropicana e Minute Maid, rispettivamente di PepsiCo e di Coca Cola, hanno infatti registrato un evidente calo di vendite negli ultimi dieci anni. La previsione del Dipartimento Agricoltura parla per la Florida di una produzione d’arance pari a 102 milioni di cassette da 90 libbre nel 2014-15, il minimo dal 1968. (fonte: firstonline)

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