FINOCCHIO DEL FUCINO, INIZIO CAMPAGNA POSITIVO, PREZZI SODDISFACENTI

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Dal Fucino sono arrivati i primi finocchi della stagione. Belli, croccanti, poco fibrosi, con un eccezionale livello gustativo. Dolci e leggermente aromatici. Il prezzo per ora è soddisfacente per produttori e per consumatori. Un dettaglio importante: sono coltivate varietà nuove, che tendono ad avere un grumolo sul tondo classico che li rende particolarmente appetibili.

Sono pregi e aspetti positivi che mette in risalto Francesco Arrigoni di OPO Veneto che ne ha cominciato la commercializzazione. All’Organizzazione di produttori ortofrutticoli, che ha sede centrale a Zero Branco (Treviso), fa riferimento la Paf, la Cooperativa Agricola del Fucino, presieduta da Felice Bianchi (nella foto), che produce finocchi.

“L’inizio della stagione può essere considerato positivo, rileva Francesco Arrigoni; si tratterà di vedere come il mercato si svilupperà, ma ci sono le condizioni perchè qualità e quotazione si possano mantenere su livelli validi”. La qualità del finocchio del Fucino è dovuta alle caratteristiche pedologiche e al clima. La conca, in provincia dell’Aquila, attorniata da montagne sui 2.000 metri, si trova a quota 700 metri: un terreno molto fertile, particolarmente adatto all’orticoltura.

La produzione, calcolata attorno alle 50 mila tonnellate, si diversifica quanto a varietà, a cultivar, a forma e a precocità. Si stima che al finocchio sia destinato il 30 per cento della superficie a ortaggi del Fucino. Il prodotto è destinato soprattutto al mercato del fresco. L’ortaggio è adatto per diete o comunque per chi ama mantenersi in forma: è facilmente digeribile sia crudo sia cotto, il suo contenuto energetico è basso, abbonda di vitamine B e C, piace in generale per il suo aroma. Una curiosità: sono molto usate le espressioni “infinocchiare”, “farsi infinocchiare” o “non lasciarsi infinocchiare” (ingannare, imbrogliare). Derivano dall’abitudine che nel passato avevano gli osti di aromatizzare con il finocchio, in particolare con i suoi semi, i vini scadenti. Con il finocchio, inoltre, si insaporivano carni di scarsa qualità. Era un modo molto pratico per imbrogliare sulla freschezza e sulla bontà di un prodotto alimentare, nascondendone i difetti. (fonte: ortoveneto)

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