FINOCCHI, PRIMO SOLE: QUALITÀ OK E BUONE PROSPETTIVE, INVESTIAMO E INNOVIAMO

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di Ida Cenni

Cinquecento ettari coltivati a finocchio divisi tra areali del Metapontino, Calabrese e Foggiano; una produzione di campagna totale che si aggira sui 250.000 quintali, che si traducono in circa 1.000 quintali al giorno di prodotto grezzo, ovvero 400 quintali di finocchio lavorato. Raccolta da ottobre a maggio, con varietà delle principali case sementiere specializzate nel breeding del finocchio (HM.Clause, Seminis, Enza Zaden e Bejo), che si susseguono in base ai loro cicli biologici.

Questi alcuni dei dati relativi alla produzione di finocchio della OP Primo Sole, l’organizzazione di produttori nata nel 2016 a Montescaglioso, Matera, dalla lungimiranza dell’amministratore Giuseppe Appio e dalla ventennale esperienza di due cooperative agricole del territorio, che conta oggi più di 30 soci produttori presenti in Basilicata, Puglia, Calabria ed Abruzzo.

OP Primo sole, con il suo finocchio di fascia premium Dolce Lucano, è tra gli sponsor dell’iniziativa di Corriere Ortofrutticolo “L’ORTAGGIO PREZIOSO”, Giornata Nazionale del Finocchio in programma il 10 novembre a Portici. Dichiara Francesca Appio, responsabile amministrativa e della comunicazione: “Attendevamo da tempo una giornata dedicata al prodotto che per noi è il ‘principe dell’ortofrutta’. Dolce Lucano sarà partner dell’iniziativa per mostrare che il finocchio è davvero un ‘ortaggio prezioso’ e che, come tale, merita cure, attenzioni ed una valorizzazione costante, che gli permetta di dimostrare tutti i benefici che è in grado di apportare, sia in termini di corretta alimentazione, che in termini di valore all’interno del mercato, considerando che l’Italia ne è il primo produttore al mondo”.

La campagna 2023 del finocchio è oramai entrata nel vivo: “Si prospetta un’ottima qualità del prodotto che consentirà di affrontare al meglio questa prima fase di commercializzazione. Al taglio il prodotto non rivela alcun tipo di problema, ha standard qualitativi molto elevati”, afferma Rosangela Appio, responsabile commerciale della OP.

Giuseppe Appio. In apertura, le sorelle Appio

Primo Sole ha in corso progetti di innovazione varietale. “Siamo ogni anno coinvolti dalle principali case sementiere nell’analisi e nella selezione delle varietà future – afferma la manager -. Disponiamo di campi prova con 120/150 varietà in studio. Giochiamo un ruolo fondamentale nella selezione varietale, poiché come OP riusciamo ad avere una visione a 360 gradi sulla referenza: dalla coltivazione, con le esigenze di campagna, alla lavorazione e le sue criticità di magazzino, fino alla commercializzazione, con le dinamiche di mercato”. Sono in corso anche progetti di inserimento del prodotto nella IV e V Gamma; è stato da poco attivato un progetto di ricerca e sviluppo con l’Università di Bologna per comprendere potenzialità e criticità della cosa: se ne conosceranno gli esiti nel 2024.

Dolce Lucano rispetta l’ambiente dalla produzione alla commercializzazione. Anche i packaging proposti quindi seguono soluzioni di eco-sostenibilità: il vassoio 2 frutti da 750 grammi è realizzato in cartoncino e ha un involucro trasparente in Pla da smaltire nell’umido, etichetta compresa; il bauletto da 2 Kg è in cartone 100% riciclabile.

Passo dopo passo Dolce Lucano sta conquistando sempre più spazio sul territorio nazionale: da quest’anno sarà presente anche nel centro Italia. “Fino ad oggi con Dolce Lucano abbiamo lavorato sul retail, ma non escludiamo che in futuro il nostro finocchio possa approdare anche sul mercato tradizionale”, precisano le manager. Ed è costante l’impegno nella valorizzazione del brand.

L’articolo completo sarà pubblicato sul Corriere Ortofrutticolo n.8/2023, che dedica un Focus al finocchio.

 

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