FINANZA E ORTOFRUTTA, DOMANI APPROFONDIMENTO ALL’EVENTO PROTAGONISTI

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L’ortofrutta, come l’intero settore agroalimentare e agricolo in particolare, sta attraversando una fase di transizione molto impattante. Da una parte, fenomeni esterni e generali dovuti al cambiamento climatico (come la spaventosa alluvione in Emilia Romagna), alla geopolitica (la guerra in Ucraina, le tensioni internazionali), alla globalizzazione che ha coinvolto persino i parassiti (parassiti alieni, che arrivano da tutto il mondo insieme alle merci), alle fitopatie; dall’altra, fenomeni interni come l’evoluzione scientifica, tecnica e tecnologica che sta coinvolgendo in pieno il settore e quasi lo stravolge, dalla robotica ai droni, alle serre verticali, per citare solo alcuni esempi che fanno pensare ad una produzione ortofrutticola meno in mano ai produttori tradizionali e sempre più competenza di professionalità tecniche in camice bianco che nulla hanno da spartire con l’immagine tradizionale del contadino.

In questo scenario, le aziende si guardano attorno e vedono cosa possono fare da sole e cosa debbono fare stringendo nuove partnership. Tra queste ultime, le partnership finanziare possono risultare oggi di fondamentale importanza per tracciare strategie e linee di sviluppo.

Su queste premesse poggia la “Conversazione sulla Finanza” che si terrà domani a Milano, a Villa Necchi (nella foto la location che ospiterà l’approfondimento) , a partire dalle 18, all’interno dell’evento Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana. Intervengono Simona Caselli, presidente AREFLH (la lobby delle Regioni ortofrutticole a Bruxells), capo degli Affari Europei di Legacoop Agroalimentare, Adelaide Mondo, responsabile dell’Ufficio Corporate & Solutions di BPER Banca ed Ermanno Sgaravato, commercialista, Studio Tonucci&Partners. Modera il giornalista Ferruccio Pinotti del Corriere della Sera.

Il tema è di sicura attualità. Banca MPS nel 2021 ha avviato il progetto “Agroalimentare”, che prevede l’apertura di 12 centri specialistici nei principali distretti rurali italiani. Banca Intesa nel 2021 ha creato la direzione Agribusiness, con sede a Pavia, qualificandola come centro di eccellenza dedicato all’agricoltura. Il Fondo italiano d’investimento ha lanciato il fondo Agritech&Food dedicato al settore agroalimentare, che parte con una dotazione di 150 milioni e punta ad arrivare a 700 milioni.

BPM Banca nel 2022 ha siglato un accordo con Confagricoltura per l’accesso al credito, la realizzazione di progetti per l’innovazione e la valorizzazione delle filiere o reti d’impresa, nonché l’istituzione di un tavolo congiunto per l’analisi dei principali mega-trend del settore. DeA Capital Alternative Funds ha lanciato nel 2018 IdeA Agro, il primo fondo di private equity italiano dedicato all’agricoltura, dunque a investimenti in aziende della filiera agricola, localizzate nel territorio italiano e che operano in modo eco-sostenibile. Hyle Capital Partner SGR SpA nel 2019 ha lanciato «Finance for Food», un fondo di private equity di diritto italiano, specializzato in investimenti in società operanti nel settore agroalimentare e dei servizi connessi.

Tornando a IDeA Agro, questo fondo di private equity ha investito in un’azienda di uva da tavola in Puglia, in un’azienda che produce kiwi giallo nel Lazio, in società agricole che producono frutta secca in Campania (castagne), Emilia Romagna (noci) e Piemonte (nocciole) e in un’azienda di verdure surgelate in Calabria. Gli interventi di IdeA Agro in agricoltura – fino ad oggi, non si esclude che altre operazioni siano un corso proprio in questo periodo – riguardano per il 75% l’ortofrutta e per il rimanente il settore olivicolo e quello del miele.

Antonio Felice

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