FINAF AUMENTA LA BASE SOCIALE E DIVENTA LA PRIMA AOP IN EUROPA

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Si è concluso con un bilancio decisamente positivo il programma operativo 2009/2013 dell’Associazione di Organizzazioni di Produttori Finaf, costituita nel 2001 da APO Conerpo e dalla francese Conserve Gard: in questo quinquennio ha visto aumentare significativamente la propria base sociale diventando la principale AOP europea con 22 OP (a cui fanno capo circa 10.000 produttori).

Le organizzazioni di produttori sono attive in gran parte del territorio nazionale (in particolare in Emilia Romagna, Puglia, Lazio, Lombardia, Sicilia e Marche) oltre che in Francia.

"Tra le azioni più importanti realizzate nei cinque anni – sottolinea Roberto Cera (nella foto), presidente di Finaf – segnaliamo quelle legate al miglioramento della qualità delle produzioni, che hanno assorbito quasi il 37% delle risorse complessive investite, e le azioni tese a promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell’ambiente, a cui è stato destinato oltre il 19% delle risorse. Più del 16% delle spese sostenute nel quinquennio è stato poi indirizzato alla promozione della commercializzazione mentre le misure atte a perseguire la pianificazione della produzione, la prevenzione e la gestione delle crisi e l’incremento del valore commerciale dei prodotti hanno assorbito ciascuna tra il 7 e il 9% delle risorse".

 

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"Per quanto concerne le iniziative realizzate direttamente dai soci produttori nell’annualità 2013 – prosegue Gabriele Chiesa, Consigliere Delegato di Finaf – tra le più importanti la riconversione varietale, che complessivamente ha coinvolto oltre 925 ettari di piante perenni, a dimostrazione che le OP aderenti a Finaf considerano una priorità il costante miglioramento qualitativo della produzione grazie ad un continuo adeguamento alle mutevoli esigenze dei consumatori. Gli interventi dedicati all’installazione di impianti di irrigazione e microirrigazione e di impianti antigrandine hanno interessato 1.400 ettari mentre l’adozione di tecniche per il miglioramento della qualità (diradamento manuale, potatura delle piante, imbianchimento delle orticole, cimatura, sfogliatura e doppia raccolta castagne) ha coinvolto circa 130 aziende per una superficie di oltre 2.000 ettari".

 

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Nel 2013 le OP di Finaf hanno poi investito nelle nuove tecnologie per la lavorazione ed il condizionamento delle produzioni e hanno dedicato particolare attenzione alle misure ambientali coinvolgendo nell’applicazione dei disciplinari di produzione integrata quasi 30.000 ettari di superficie, con oltre 200 tecnici, mentre circa 9.000 ettari sono stati interessati alla pratica della confusione sessuale.

A supporto di queste misure sono state realizzate oltre 10.000 analisi su acqua, foglie e suolo.

"Archiviato con un buon risultato il quinquennio 2009/2013, Finaf ha messo a punto il nuovo Programma Operativo 2014/2017, approvato dalla Regione Emilia-Romagna, che prevede un valore complessivo, per l’annualità 2014, di quasi 815 milioni di euro e un Fondo d’esercizio di circa 75 milioni di euro".

 

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