FIERE, RENZO PIRACCINI COORDINATORE DI AEFI

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Renzo Piraccini (nella foto), patron di Macfrut e presidente di Cesena fiere è stato nominato coordinatore del comitato internazionalizzazione di Aefi, l’Associazione che raggruppa gli enti fieristici italiani, per dare voce alle fiere agricole nazionali di distretto.

La nomina capitalizza, sostanzialmente, l’esperienza sui mercati internazionali che Piraccini ha maturato sia nel promuovere Macfrut all’estero che in relazione al progetto di co-branding Macfruit Attraction dedicato all’internazionalizzazione del solo settore ortofrutticolo insieme alla fiera di Madrid e, allo stato attuale operante in Egitto, Cina e prossimamente, da quest’anno, anche Colombia.

Nel quadro del comitato internazionale di Aefi, Piraccini sta iniziando a dare forma ad un nuovo progetto che crea nuove possibilità di collaborazione tra distretti fieristici italiani nella sfida del mercato globale.

“Format di una fiera senza muri”

“Stiamo ragionando – ha spiegato Piraccini – sulla possibilità di creare dei percorsi comuni per presentare le nostre filiere sui mercati internazionali. L’internazionalizzazione si fa non solo con le fiere ma anche con eventi di presentazione sul modello di quelli che organizziamo all’estero con Macfrut anche in co-branding con Fruit Attraction ma non solo. Abbiamo creato di fatto il format di una fiera senza muri che, nella versione italiana, affitta i locali al polo fieristico di Rimini ma poi si sposta anche all’estero”.

Il progetto di Piraccini ha già trovato un grande sostegno anche in alti poli fieristici che hanno fiere di distretto di eccellenza che necessitano di un grande rilancio, come ad esempio la fiera avicola di Forlì o la fiera zootecnica di Cremona o ancora da poli fieristici in ascesa come quello di Parma sempre più concentrato a diventare il nodo fieristico per antonomasia dell’agroalimentare italiano con Cibus, cibus connect, Cibus Tech e la recente partenership con Fiera avicola di Forlì.

Un brand unico

Sul tavolo di discussione dentro il comitato internazionalizzazione di Aefi, è all’ordine del giorno anche la creazione di un brand unico che rappresenti i vari distretti italiani ed evochi e valorizzi il made in Italy. Sotto questo cappello unico per tutti, i singoli comparti (ortofrutticolo, avicolo, zootecnico, trasformati, macchine agricole, e così via dicendo) sarebbero già pronti a partire compatti verso il mercato globale. Della serie: ‘Piccoli? Forse, ma certamente globali’.

Mariangela Latella

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