FICHI IN VENETO E FRIULI: PRIMI RACCOLTI DEI FIORONI

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Il caldo sta anticipando la maturazione dei "Fioroni", la prima "buttata" di frutti del “Figomoro” (Fico moro), varietà di fico che storicamente è coltivato sulla Pedemontana che va dalla provincia di Pordenone a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Già si stanno gustando i primi, ma storicamente questo non è una novità.

Stando agli “Annali del Friuli”, “il fior di fico lo si trovava mangiabile diggià all’8 di giugno”. Il cuore della produzione è Caneva, tanto da essere chiamato il fico di Caneva, in terra friulana. In documenti della Serenissima Repubblica di Venezia è citato come il “frutto speciale che i porta da Caneva”. Il fiorone è bellissimo da vedere, si gusta con l’occhio, ma è meno saporito dei “figomoro” (fichi mori) che arriveranno nella seconda metà di agosto e che sono la seconda buttata di frutti della pianta, che ha due fioriture, la prima a metà marzo, la seconda a fine maggio; quindi due raccolti all’anno.

Il consumo del fiorone è perlopiù locale. Lo chiedono appassionati delle cose sfiziose, territoriali, diverse, curiose. Il motivo è dovuto alla scarsa dolcezza, soprattutto se viene paragonato al fratello figomoro, considerato tra i fichi più saporiti e più carichi di proprietà nutrizionali. Bellissimo dunque, ma poco gustoso. Eppure, essendo il primo fico fresco della stagione, può avere un maggiore appeal e trovare una sua valida nicchia di mercato.

Ne è convinta OPO Veneto che, d’intesa con il “Consorzio per la tutela e valorizzazione del Figomoro da Caneva”, si è impegnata per la sua valorizzazione. “E’ un fico bellissimo: una primizia molto interessante che si lascia mangiare dagli occhi; credo che, presentato bene, possa essere apprezzato dai consumatori”, commenta Giovanni Coan (nella foto) che è un po’ il regista della riscoperta del figomoro e l’anima del Consorzio, del quale è presidente Sandro Mutton.

Per Sergio Tronchin di OPO Veneto il frutto ha tutte le caratteristiche del prodotto stagionale, territoriale, di qualità. E’ una novità commerciale che può riservare sorprese positive. Il Figomoro è una pianta familiare sulla Pedemontana trevigiana e friulana. Si trovava in tutte le case contadine come un’importante risorsa alimentare; oggi è ritenuta anche pianta ornamentale in giardini. E’ coltivato da una quarantina di produttori.

Il frutto è un fico nero, colore che gli dà il nome, che si caratterizza per la forma allungata (per questo è chiamato localmente anche Longhet, lunghetto). La pianta può superare i tre metri e mezzo, il colore del tronco è sul grigio chiaro, mentre le foglie, verdi brillanti, scabre e pubescenti, si presentano con cinque lobi e grosse nervature che partono dall’attacco del gambo.

(fonte: Ortoveneto.it)

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