FESTA DELL’ORTOFRUTTA IN EXPO? IL SOLITO TEATRINO

Condividi

Martedì grande festa dell’ortofrutta in Expo a Milano. Ma non c’è niente da festeggiare, ovvio. Stagione disastrosa per la frutta estiva, aiuti europei per l’embargo russo che ci sottovalutano e ci umiliano, nessun grande progetto all’orizzonte (tranne i due maxi poli delle pere), il comparto sempre in ordine sparso senza un vero baricentro decisionale.

In questo quadro la festa in Expo assume i contorni della solita kermesse rituale, di facciata , dove non si parla dei veri problemi e si fa finta che tutto vada per il meglio. Dichiarazioni di circostanza del ministro sull’importanza del settore, organizzazioni agricole che hanno proposto i numeri di un settore che è ancora un pianeta sconosciuto per la pubblica opinione. Coldiretti ha puntato su una comunicazione centrata sulla scomparsa del frutteto Italia e sull’aumento dei prezzi anche del 500% dal campo alla tavola. “E’ in atto una vera speculazione che sottopaga la frutta al di sotto dei costi di produzione agli agricoltori – dice il n.1 di Coldiretti, Roberto Moncalvo- Nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola c’è margine da recuperare per garantire un reddito sufficiente agli agricoltori e acquisti convenienti per tutti i cittadini". Agrinsieme ha proposto tre priorità: rilancio dei consumi interni anche per ragioni di salute e benessere dei consumatori; reddito equo e stabile per le imprese agricole, accorciando la filiera e, soprattutto, restringendo la forbice tra prezzi in campo e al consumo; difesa del Made in Italy “in un comparto che è cresciuto grazie all’export, ma che ha avuto pesanti contraccolpi dall’aumento delle barriere fitosanitarie degli altri Paesi nonché dalla chiusura, lo scorso anno, del mercato russo". Che dire? Tutto scontato, tutto previsto. Forse non si poteva fare diversamente all’interno di una grande kermesse popolare come Expo dove bisogna mandare messaggi ‘semplificati’. Resta però l’impressione dell’ennesima occasione perduta, del solito teatrino istituzionale dove non si fanno le domande vere e dove le risposte sono di circostanza. Per il ministro un’occasione per parlare di ortofrutta, dopo tanto impegno sul vino e dopo aver disertato alcuni grandi appuntamenti fieristici del comparto. Per il mondo delle imprese dell’ortofrutta la frustrazione di sentirsi sempre più figlie di un dio minore: utili nelle occasioni ufficiali come vetrina del benessere e del made in Italy, ma regolarmente dimenticate e irrilevanti nelle sedi che contano quando ci sono le scelte economiche importanti da compiere. E nel gap tra i prezzi in campagna e al consumatore, che non remunerano i produttori, ci sta un grande assente : il sistema ortofrutta Italia.

Lorenzo Frassoldati

direttore del Corriere Ortofrutticolo

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE