FAGIOLO BORLOTTO: IN VENETO BUONE PROSPETTIVE

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E’ partita bene la stagione del fagiolo Borlotto nano nel Veneto e nel vicino Friuli. Finora le condizioni atmosferiche e la temperatura sono state favorevoli. Le quotazioni non entusiasmano ma stanno reggendo in maniera equilibrata. Viene seminato, in particolare, nelle aree della Pedemontana veneta e friulana, dove i terreni ghiaiosi si prestano alla coltivazione.

 

Si ottiene un fagiolo pregiato e saporito. Baccello piuttosto grande, screziato di rosso che si distacca da un fondo bianco crema. La buccia si presenta piuttosto sottile e variegata di rosso. Nicola Masotti, azienda orticola a Cisterna di Coseano, in provincia di Udine, ne coltiva ben 13 ettari. Semina e raccolta meccanizzate: la sua si può considerare una delle aziende più innovative nel campo dei fagioli, con macchine fatte su misura in esclusiva.

 

“La stagione – ci dice – sta andando bene. Produzione di elevata qualità e ci siamo anche con la quantità. Bisognerebbe però, per essere veramente soddisfatti, che il prezzo fosse un po’ più sostenuto”. Stessa situazione nella zona del Borlotto nano di Levada di Pederobba, in provincia di Treviso, al centro di un territorio dove il fagiolo ha una tradizione radicata. Commenta Luciano Gai, azienda agricola a Vidor: “Stiamo raccogliendo un bel Borlotto, grosso e di eccellente qualità. Speriamo che continui così e che il tempo non faccia il matto”.

 

Sergio Tronchin, responsabile settore commerciale di OPO Veneto, spiega: “Da alcuni anni il mercato del fagiolo è stazionario. Il prezzo non registra particolari oscillazioni e in questo momento si supera mediamente l’euro al chilo. Il periodo di raccolta, come della semina, si è molto allungato: oggi lo si produce da luglio a tutto settembre”. Fonte: ortoveneto.it

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