EXPORT POMODORO DA INDUSTRIA (VALORE A 1,5 MILIARDI) PUNTO DI FORZA DEL SETTORE

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Con un fatturato export da 1,5 miliardi di euro, l’industria del pomodoro e dei suoi derivati si conferma, anche nel 2014, il punto di forza dell’agroalimentare italiano. Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari e Vegetali) rileva che, con il 60% della produzione destinata ai mercati esteri e solo poco più’ di 2 milioni di tonnellate riservati al mercato interno (40%), il pomodoro continua la sua scalata come ambasciatore del made in Italy e dell’eccellenza della nostra cucina nel mondo.

 

Nel 2014, secondo i dati WPTC, l’Organizzazione internazionale che rappresenta l’industria di trasformazione del pomodoro in tutto il mondo, in Italia sono state trasformate 4,9 milioni di tonnellate di pomodoro e in Europa 9,8 milioni. Pertanto, in Italia si trasforma il 50,2% della intera produzione europea. "L’Expo, dove siamo presenti nel Padiglione ‘Cibus e’ Italia’ con l’Isola del Pomodoro’ -dichiara il Presidente di Anicav Antonio Ferraioli- ci offre una vetrina unica per mostrare le nostre eccellenze e soprattutto diffonderne il consumo all’estero. Ed e’ proprio sulla tipicita’ di prodotti come pelati, polpa, passata e pomodorini che dobbiamo puntare per aumentare l’export e promuovere la qualita’ della dieta mediterranea ben oltre i nostri confini. La presenza del fenomeno dell’Italian Sounding potrebbe essere l’occasione per convincere la clientela che e’ meglio spendere qualcosa di piu’, ma consumare un prodotto realmente italiano". Nel dettaglio, confrontando i dati 2013 e 2014, la Germania si conferma in testa alle esportazioni con piu’ di 372 mila tonnellate e una quota del 20,3%, per un valore di oltre 285 miliardi di euro. A seguire, Regno Unito (15,6%), Francia (8,6%) e Stati Uniti (6%). Il Giappone conquista il quinto posto, con una quota del 5,6%, per un valore di 85 milioni di euro. Tra i nuovi mercati troviamo la Russia, con una crescita del 17,2%.

Il prodotto piu’ amato all’estero e’ il pelato intero e non intero, con quasi 2 milioni di tonnellate riservate ai Paesi stranieri e un valore export che fa registrare un +6,1% rispetto ai 12 mesi precedenti. Cio’ a testimonianza del fatto, che anche in periodo di crisi, i consumatori scelgono la qualita’. Sul fronte dei nuovi mercati, nel 2014 si registrano ottimi risultati per l’export di pomodori pelati soprattutto verso l’Asia (+6%). Tra i derivati, la passata e’ quella che, nel 2014, ha fatto registrare un maggiore incremento in volume delle vendite oltre confine (+22,4%). Per quanto riguarda l’export del concentrato, al calo di alcuni mercati tradizionali, come Germania e Francia, si contrappone una crescita notevole verso Russia (+47%), Belgio (+30%) e Oceania (7,2%). Continua il calo, dopo il -56% del 2013 sul 2012, delle importazioni di concentrato dalla Cina (-54,8%), che sono passate da 31 mila a 14 mila tonnellate.

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