EXPORT ORTOFRUTTICOLO DELL’UE VERSO GLI USA IN CALO: SFIORA 200 MILIONI. SPAGNA A 85 MILIONI (-2%)

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Mentre Donald Trump vince le elezioni presidenziali negli USA, Fepex, l’associazione degli esportatori ortofrutticoli spagnoli, ha divulgato i dati dell’export di ortofrutta spagnola nel Paese a stelle e strisce.

Nel settore ortofrutticolo, gli Stati Uniti si collocano al 20° posto tra i Paesi di destinazione delle esportazioni spagnole, che hanno raggiunto un valore di 85 milioni di euro nel 2023, con un calo del 2% rispetto all’anno precedente, così come l’UE, con esportazioni per 198 milioni di euro, in calo del 9%.

In termini di volume, le esportazioni ortofrutticole spagnole verso gli Stati Uniti nel 2023 si attestano a 27.103 tonnellate, con un calo del 18% su base annua e una tendenza al ribasso negli ultimi cinque anni, visto che nel 2019 le vendite verso il mercato statunitense si sono attestate a 36.328 tonnellate e l’anno scorso, appunto a 27.103 tonnellate, il 25% in meno.

L’aglio è stato il prodotto ortofrutticolo più esportato negli Stati Uniti nel 2023, con 18.801 tonnellate per un valore di 67,5 milioni di euro. Il cetriolo è stato un secondo posto con 1.878 tonnellate per un valore di 3,7 milioni di euro e la cipolla con 1.763 tonnellate per un valore di 1,5 milioni di euro. Seguono le patate con 1.099 tonnellate per un valore di 2,1 milioni di euro e i mandarini con 1.023 tonnellate per un valore di 1,1 milioni di euro, secondo i dati doganali elaborati dalla FEPEX.

Per quanto riguarda l’UE, le esportazioni di frutta e verdura verso gli Stati Uniti nel 2023 si attestano a 72.688 tonnellate (-13%), per un valore di 198 milioni di euro (-9%).

Negli ultimi cinque anni, anche le esportazioni dei 27 Stati membri verso gli Stati Uniti sono diminuite del 30%, passando da 104.863 tonnellate nel 2019 a 72.688 tonnellate nel 2023. Il kiwi è il principale prodotto esportato dall’UE negli Stati Uniti nel 2023, con 33.446 tonnellate e 63 milioni di euro, seguito dall’aglio, con 18.884 tonnellate e 67,6 milioni di euro.

Nonostante l’importanza del mercato nordamericano, per le sue dimensioni e per il potere d’acquisto dei consumatori, le esportazioni spagnole di frutta e verdura verso gli USA sono ancora molto limitate, occupando il 20° posto in termini di mercati di destinazione. Ciò è dovuto, secondo la FEPEX, al fatto che l’ingresso in questo mercato richiede generalmente l’approvazione da parte degli Stati Uniti di un protocollo fitosanitario per ogni prodotto, che viene negoziato tra l’amministrazione americana (USDA) e quella spagnola e che di solito richiede diversi anni. Altri Paesi produttori dell’UE (come l’Italia) si trovano nella stessa situazione.

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