ESTATE SENZA PIOGGE: COMPROMESSO IL 50% DEL POMODORO PUGLIESE

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La Coldiretti rende noto, facendo leva sui dati del Centro Nazionale delle Ricerche, che si è trattata dell’estate più secca degli ultimi 25 anni, con circa la metà delle precipitazioni che cadono mediamente e temperature di ben 2,3° gradi superiori alla media trimestrale, con una perdita di oltre il 10 per cento del Pil agricolo.

Dopo quella del 2003 questa è stata la seconda più calda di sempre. L’arrivo del maltempo con la grandine ha provocato danni irreversibili a macchia di leopardo a tabacco, frutta e soprattutto all’uva, in attesa di vendemmia dopo che la siccità ha tagliato drasticamente i raccolti di mais, pomodoro, barbabietola e girasole con danni che sulla base del monitoraggio regionale della Coldiretti ammontano a 3 miliardi di euro nelle campagne.

Molti agricoltori – aggiunge Coldiretti – hanno visto svanire il lavoro di un intero anno ed è quindi necessario arrivare al più presto alla dichiarazione di eccezionalità ai sensi delle norme sul fondo di solidarietà nazionale che deve essere adeguatamente rifinanziato. Urge un potenziamento degli invasi.
 
Le regioni più colpite – sottolinea la Coldiretti – sono state il Veneto e l’Emilia Romagna con danni gravi che si sono verificati in Toscana, Lombardia, Puglia, Umbria e Marche, ma hanno sofferto le coltivazioni in po’ tutte le Regioni. 

Rovinato ben il 50 per cento del pomodoro in Puglia e bruciato dal 30 per cento dei raccolti nazionali di mais fino al 40 per cento di quelli di soia, ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero e per il girasole (-20 per cento), senza dimenticare il calo del 10 per cento nella produzione di latte dovuto allo stress delle mucche.

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