La domanda per cibi “biologici” e’ in crescita negli EAU, Emirati Arabi Uniti, grazie alla maggiore consapevolezza dei consumatori, sempre più attenti a consumare cibi sani e rispettosi di una dieta equilibrata, salutista e che utilizzi alimenti il cui processo di produzione sia rispettoso dell’ambiente.
L’incremento della domanda è legato principalmente alla maggiore informazione sui benefici del consumo di cibi bio. Il mercato dei cibi biologici confezionati negli EAU, secondo i dati della Società’ di indagini di mercato Euromonitor, ha raggiunto nel 2013 i 16,3 milioni di dollari e le prospettive per il 2018 sono di un incremento del 30% fino a raggiungere i 21 milioni di dollari. I principali segmenti del mercato sono: con il 43% i cibi biologici per bambini, le cui vendite sono state nel 2013 pari a 7 milioni di dollari, seguono con il 35% salse e condimenti (5,7 milioni di dollari) e con il 15% il cibo biologico confezionato (con esclusione dei cibi pronti), zuppe e paste (2,5 milioni), seguono infine i restanti prodotti con il 7% del mercato (prodotti lattiero caseari e bevande sopratutto). Non sono disponibili dati sul “fresco.”
I principali consumatori sono negli Eau gli immigrati di origine occidentale, ma secondo le catene distribuive aumenta anche il consumo da parte dei locali, sopratutto giovani ad alto reddito e livello di istruzione ed abituati a viaggiare. I prezzi dei prodotti sono ancora elevati e non riescono a conquistare la fascia di reddito medio della popolazione. Dichiara Elena Kinane, manager della ”Organic Farms”, catena di distribuzione del biologico “fresco”(frutta,verdura,uova,spezie e aromi) che “spesso a fine settimana gli scaffali dei nostri punti vendita sono vuoti, i prodotti girano rapidamente e sono spesso esauriti in breve tempo, i nostri clienti sul fresco biologico sono indifferentemente occidentali, locals, indiani e americani, sia famiglie sia singles. (fnte: Ice)