La campagna del pomodoro in Emilia Romagna è iniziata con un leggero ritardo nei primi trapianti a causa delle piogge di fine aprile, ma poi sono proseguiti secondo il calendario previsto e ora deve fare i conti con l’arrivo del gran caldo. A spiegare la situazione è il responsabile Asipo (Associazione inteprovinciale produttori ortofrutticoli) Davide Previati.
Il “precoce” – prosegue – è stato leggermente penalizzato, mentre si è registrato un posticipo di qualche giorno sugli altri impianti. Dal punto di vista fitosanitario abbiamo verificato una presenza di batteriosi, ma con bassa virulenza”.
“Insomma – conclude il tecnico Asipo – nei campi ci sono tutte le basi per una buona campagna, con un potenziale produttivo in grado di coprire a pieno gli impegni con le industrie”.
“A questo proposito – aggiunge il consigliere Asipo Bonfiglio Dalla Turca – credo sia opportuno sottolineare che noi abbiamo rispettato gli impegni presi con il tavolo agricolo. In quella sede si era parlato di diminuire gli investimenti di circa un 15%, come Asipo, ribadisco, ci siamo adeguati a quella scelta. Purtroppo dobbiamo prendere atto che nell’area del Nord Italia viene stimato un calo di solo l’8%”.