Il risparmio d’acqua è una delle sfide più impegnative della moderna agricoltura. Basti considerare che, secondo dati FAO, nel 2050 occorrerà produrre fino al 60% di cibo in più, per nutrire gli abitanti del pianeta.
Il Gruppo Arrigoni, importante realtà specializzata nella progettazione e realizzazione di agrotessili per il settore primario, ha testato sul campo Prisma®, una gamma di schermi protettivi che ottimizzano la diffusione della luce garantendo al contempo il controllo della temperatura. Il risultato è stato sorprendente: a parità di coltura, arriva a sfiorare il 40% il quantitativo di acqua che si può risparmiare rispetto alla produzione in pieno campo.
Una vera e propria innovazione, in altri termini, in una situazione di grande emergenza. L’irrigazione gioca infatti un ruolo fondamentale nella produzione alimentare, ed è per questa ragione che Arrigoni intende contribuire con la sua Ricerca affinché l’agricoltura diventi più produttiva e meno dannosi per l’ambiente. Sempre secondo dati FAO, si stima che il pianeta contenga 1.400 milioni di km3 di acqua. Tuttavia, solo lo 0,003% di questa enorme quantità, cioè circa 45.000 km3, potrebbero essere utilizzati per bere, per l’igiene, per l’agricoltura e per l’industria. E non tutta questa acqua è accessibile, poiché parte di essa scorre in fiumi remoti durante le inondazioni stagionali. Nell’ultimo secolo, inoltre, il consumo di acqua è cresciuto quasi del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione. In media, l’agricoltura rappresenta il 70% dell’uso globale di acqua dolce. La FAO prevede che la produzione alimentare irrigata aumenterà di oltre il 50% entro il 2050, ma la quantità di acqua riservata all’agricoltura può aumentare solo del 10%, a condizione che le pratiche di irrigazione siano migliorate e che i rendimenti aumentino.
In questo contesto, entra in gioco Arrigoni. Nell’agricoltura intensiva, è oggi necessario adottare tecniche di risparmio idrico. Gli schermi tessili possono rivelarsi strumenti agricoli semplici ed efficaci per aumentare l’efficienza dell’uso dell’acqua, a seconda della loro struttura, colore e livello di ombreggiatura. Essi trasmettono infatti la luce del sole in una banda specifica di lunghezze d’onda, aumentano l’efficienza dell’uso delle radiazioni, influenzano la morfologia e la fisiologia delle piante, possono essere anche un fattore per migliorare la fioritura e la crescita, così come la qualità dei frutti.
Arrigoni ha provato sul campo l’efficacia di questa tesi. I test sono stati condotti tra l’estate 2021 e la primavera 2022 presso la stazione di ricerca Arrigoni, in Puglia. Nello specifico, è stata provata la performance della gamma Prisma® rispetto al pieno campo. Senza tener conto di alcuna coltura, è stato registrato che, con la sola evaporazione dell’acqua contenuta nelle vasche posizionate al di sotto del tessuto, è stato possibile ottenere un risparmio idrico totale del 26%. Per la coltura del pomodoro nella fase intermedia del ciclo produttivo, invece, è stato indicato un risparmio idrico al di sotto del 39% rispetto al pieno campo.
Ma questo è solo l’inizio. “Dall’aprile scorso – conferma Paolo Arrigoni (nella foto), ceo dell’omonimo Gruppo – stiamo effettuando una vasta campagna di misurazioni in campo secondo protocolli ben definiti, che forniranno dati più precisi e comparabili rispetto alla percentuale di risparmio idrico. L’obiettivo è quello di avere dati disponibili per ogni coltura, da condividere con i nostri partner e con le istituzioni. In altri termini, vogliamo arrivare a stimare la percentuale approssimativa di acqua che si può risparmiare nell’evapotraspirazione per ogni nostro schermo, in diverse condizioni climatiche”.