EMBARGO RUSSO, DI PISA: “DECISIONE MIOPE. SERVE RIAVVICINAMENTO”. E SUL CETA: “ASSURDO CONTRASTARLO”

Condividi

“La proroga dell’embargo fino al 2019 sui prodotti agro-alimentari indotto da Putin è una mossa sfavorevole sia per l’Europa che per la Russia. È infatti da non sottovalutare la pericolosità di questa decisione, considerando l’importanza che entrambi i Paesi svolgono l’uno per l’altro da un punto di vista commerciale ed imprenditoriale: nello specifico, la Russia rappresenta un mercato fondamentale per le esportazioni ortofrutticole europee, un’area di sviluppo e di crescita per le aziende vocate all’internazionalità”. Commenta così il presidente di Fedagromercati Valentino Di Pisa (nella foto) la notizia della proroga dell’embargo russo fino a fine 2019 (leggi news). “Condivido quindi il dubbio espresso dal presidente di Fruitimprese Marco Salvi (leggi qui l’intervista al Corriere Ortofrutticolo, ndr) nei confronti di un atteggiamento così miope ed a nome della Federazione chiedo un intervento tempestivo che ponga fine a questo braccio di ferro e riavvicini subito le due aeree, scongiurando così il rischio che la Russia riesca a consolidare il suo stato di autosufficienza nel settore ortofrutticolo ed estrometta i paesi europei come l’Italia”.

Di Pisa commenta anche il dibattito acceso riguardo al Ceta, l’accordo commerciale di libero scambio tra Ue e Canada. “È sorprendente il dibattito di questi giorni sull’eventualità che il Parlamento italiano non ratifichi l’accordo in questione e non comprendo fino in fondo le motivazioni di questa avversità nei confronti di un’intesa volta a promuovere la liberalizzazione degli scambi commerciali e la riduzione dei dazi per la promozione del commercio internazionale. Nonostante l’avversità manifesta di una rappresentanza produttiva, le altre hanno manifestato il loro appoggio come anche la parte della distribuzione e dell’industria (ricordiamoci infatti che il CETA non riguarda solo l’agroalimentare ma anche gli appalti pubblici ed i servizi), le quali vedono positivamente quest’iniziativa per lo sviluppo delle imprese e per un più facile accesso al mercato. Riguardo al problema dell’Italian sounding, non comprendo l’avversità palesemente manifesta di alcune organizzazioni nel momento in cui i nostri prodotti DOP e IG continuano ad essere tutelati e riconosciuti nel CETA o almeno una parte che però rappresenta il 90% del fatturato totale. Accordi come il CETA o anche l’accordo di livero scambio con il Giappone, il JEFTA (Japan EU Free Trade Agreement), che eliminerà i dazi doganali sul 97% dei beni importanti dall’UE, sono quindi opportunità da cogliere che sfruttano l’abbattimento del protezionismo per la promozione del libero commercio che rappresenta lo sviluppo delle imprese e dell’intera economia europea”.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE