EMBARGO RUSSO, CONSERVE ITALIA: “NON È SOSTENIBILE”

Condividi

All’indomani del blocco delle importazioni deciso da Putin, c’è molta preoccupazione nelle aziende ortofrutticole italiane che intrattengono rapporti commerciali con la Federazione Russia. “La situazione che si è venuta a creare con il blocco imposto dalla Russia è oggettivamente difficile – spiega Angel Sanchez (nella foto), direttore di Conserve Italia.

"Prodotti fiore all’occhiello del nostro export ortofrutticolo come pere, mele kiwi, pesche e nettarine, succhi, sono tutti nella black list delle merci alle quali è vietato l’ingresso in Russia nei prossimi 12 mesi”.

Eppure il mercato russo è proprio tra quelli che presentano maggiori potenzialità per l’agroalimentare made in Italy. Proprio per questo pochi mesi fa Conserve Italia ha costituito insieme ad altre due grandi realtà cooperative dell’Emilia Romagna, Caviro (vino) e Agrintesa (ortofrutta fresca), il consorzio ITA leader – Eccellenze in tavola, per la creazione di una piattaforma commerciale per la vendita e distribuzione di un’ampia gamma di referenze.

Da oggi la Commissione Europea si attiverà per monitorare la situazione e l’impatto del blocco sulle nostre esportazioni. “Sarà importante vedere cosa succederà nei prossimi giorni” – continua Sanchez. “Il nostro auspicio è che le sanzioni possano rapidamente rientrare. Un blocco di tale entità, infatti, non penalizza solo l’export agroalimentare italiano, ma potrebbe non essere sostenibile per la stessa economia della Russia".

“Da alcuni contatti – conclude Sanchez – è emersa anche la possibilità che si attivi una sorta di corridoio verde con una lista di prodotti che sarebbero fondamentali per la salute dei bambini, degli anziani e delle persone attualmente ricoverate negli ospedali russi".

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE