EMBARGO BIELORUSSO, FRESHFEL SCRIVE ALL’UE: “PERDITE MILIARDARIE, SERVONO AIUTI”

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In una lettera alla Commissione europea Freshfel Europe ha riassunto le sue preoccupazioni sulle molteplici conseguenze per i prodotti freschi dell’embargo bielorusso.

L’associazione ha esortato le autorità dell’UE a prendere misure per sostenere il settore in questa nuova restrizione commerciale  in cui il comparto è ancora una volta “la merce di scambio della disputa geopolitica”, sottolinea in una nota l’associazione guidata da Philippe Binard (nella foto). L’embargo bielorusso colpisce
quasi mezzo milione di tonnellate di esportazioni dell’UE che si sommano all’impatto di altri embarghi non ancora recuperati.
Queste restrizioni commerciali, sottolinea ancora Freshfel, rappresentano ogni anno un mercato del valore di 3 miliardi di euro.
Con l’inizio dell’embargo sulla Bielorussia il 1° gennaio, circa 400-500.000 tonnellate di esportazioni sono state “messe in discussione”: 300.000 tons dalla Polonia, 60.000 tons dalla Spagna, 35.000 tons dal Belgio, 30.000 tons dai Paesi Bassi, 15.000 tons per la Grecia e 10.000 tons dall’Italia. La Bielorussia è risultata come seconda destinazione per le esportazioni di prodotti freschi dell’UE, rappresentando più del 10% delle esportazioni dell’UE.

Philippe Binard ha dichiarato: “L’embargo ha un impatto notevole per un valore commerciale di 250 milioni di euro. Questo embargo si aggiunge a quello russo, ancora operativo, che rappresenta a valore qualcosa come 2,5 miliardi di euro, mentre l’embargo algerino rappresenta un danno commerciale di 200 milioni di euro”.

Philippe Binard ha aggiunto: “Il settore ortofrutticolo è frustrato da questa situazione in cui è semplice spettatore e merce di scambio nella disputa geopolitica. Complessivamente devono essere riposizionati ogni anno 3 miliardi di euro di prodotti freschi”.
Diversificare il mercato e trovare nuovi sbocchi commerciali non è semplice e di solito è un processo lungo, aggiunge Freshfel. Investire nei frutteti sono operazioni a lungo termine e i canali commerciali non possono essere facilmente cambiati in tempi brevi. Le sfide saranno adattare la produzione a nuovi mercati, abbattendo le barriere SPS e introducendo nuove strategie di marketing a lungo termine, oltre a nuove attività di promozione. L’embargo bielorusso porta a conseguenze dirette e indirette per i coltivatori e gli operatori europei. Gli affari di lunga data con gli importatori bielorussi sono sospesi e l’instabilità del mercato per specifici prodotti e varietà ha un impatto sia sulle esportazioni dell’UE che sui mercati interni dell’UE.
Di conseguenza, Freshfel Europe chiede alla Commissione europea di considerare misure diverse per affrontare il divieto, sostenendo tutte le parti interessate direttamente o indirettamente. Philippe
Binard ha aggiunto: “Abbiamo identificato e presentato alla Commissione europea cinque diverse
aree di attività e un totale di 12 misure in cui i meccanismi devono essere introdotti. Questi
riguardano l’assistenza per la stabilità del mercato UE, nuovi interventi per aprire nuovi mercati, aspetti specifici relativi agli embarghi bielorusso e russo, nonché questioni specifiche relative alle procedure doganali di riesportazione e transito”.

A nome del settore ortofrutticolo europeo, Freshfel Europe e i suoi membri monitoreranno da vicino la situazione e lavoreranno in modo costruttivo con la Commissione europea per affrontare questa nuova sfida di accesso al mercato.

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