Eataly Verona è stato inaugurato questa mattina nella zona Sud della città scaligera, a due passi dalla sede della Fiera di Verona, alla presenza del sindaco Damiano Tommasi.

Ottima l’impressione ricevuta dalla folla che ha preso letteralmente d’assalto un luogo dove non solo si acquista e si può mangiare, ma che nello stesso tempo è luogo di iniziative culturali e di mostre d’arte aperte alla città. La location è quanto di più originale si possa immaginare: la Stazione Frigorifera dei vecchi Magazzini Generali, negli Anni Trenta del Novecento i più grandi d’Europa, con la sua grande cupola, perfettamente ristrutturata dopo lunghi anni di abbandono, con ingresso da via Santa Teresa.

Sergio Fessia, titolare di OrtoBra, gestore del reparto ortofrutta degli Eataly del Nord Italia, che il Corriere Ortofrutticolo ha incontrato questa mattina a Verona, lo considera uno dei migliori Eataly di tutto il mondo. Fessia può anche vantarsi di avere messo insieme a Verona un reparto ortofrutta con i fiocchi, ampio negli spazi e nell’assortimento. “Credo – ci ha detto con orgoglio – che qui oggi ci sia il più assortito reparto ortofrutta di Verona e forse del Veneto, dove i prodotti locali la fanno da padrone e dove si concentrano le migliori varietà italiane di frutta e ortaggi di stagione”.

Tra le molte curiosità del reparto, le “fragole di Sofia”, prodotte 12 mesi l’anno in serra in provincia di Rovigo dalla giovane imprenditrice-agronoma Sofia Michieli, Protagonista dell’Ortofrutta Italiana 2022 Selezione Under 35, che pure è stata presente all’inaugurazione.

L’area degli Ex Magazzini Generali della città scaligera selezionata per aprire Eataly conta su 11.200 metri quadrati, di cui oltre 5 mila dedicati alla cultura. Quello di Verona è il quindicesimo Eataly aperto in Italiana, il quarantacinquesimo nel mondo.

Il progetto, come anticipato, aggiunge la novità dello spazio dedicato all’arte e sede di E.ART.H., Fondazione senza scopo di lucro voluta da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, Chiara Ventura, manager culturale, e Francesco Farinetti, amministratore delegato di Green Pea, con l’obiettivo di rendere l’arte accessibile al grande pubblico.