EATALY FRENA IN ITALIA MA CRESCE ALL’ESTERO

Condividi

Eataly ha chiuso il 2016 in rosso in Italia, con una perdita netta di 11 milioni di euro. Calano anche i ricavi, che si attestano a 178,8 milioni di euro, rispetto ai 211,7 milioni dell’esercizio precedente. Lo riporta il Sole-24Ore riferendosi alla relazione di bilancio. Significativo questo passaggio della relazione: “ll risultato è in controtendenza rispetto alle performance degli anni precedenti. L’andamento è determinato dalla riduzione del fatturato conseguente all’evento di Expo 2015 e al forte incremento della pressione competitiva di nuovi player con una proposta commerciale di qualità”.  Eataly conta su 38 punti vendita, di cui 16 all’estero. Gli store più in difficoltà sarebbero quelli più piccoli, mentre quelli di medie dimensioni andrebbero meglio.

“A breve apriremo a Los Angeles e Stoccolma. In agenda abbiamo da tre a cinque inaugurazioni all’anno”, ha comunicato l’azienda, che quest’anno punta a passare da 380 a 500 milioni di euro di fatturato globale (Italia +estero) e che quindi, nonostante il 2016 negativo in Italia, guarda al futuro con fiducia. Proprio in Italia partirà in autunno il progetto bolognese di Fico (Fabbrica Italiana Contadina), che vede Eataly come partner di primissimo piano. Sarà in grado Fico di migliorare il dato italiano di Eataly? Il dato 2016 parla chiaro: Eataly fattura più all’estero che in Italia (201 milioni contro 179) e le prossime aperture confermano che è sull’estero che l’azienda punta per lo sviluppo. Del resto, lo stesso nome è studiato per i mercati internazionali dove Eataly continua ad attestarsi come un testimonial non secondario del made in Italy, quello vero.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE