DOÑA RAFAELA, DALLE PIANTAGIONI ORSERO AL GIRO D’ITALIA 2012

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Una madrina sui generis per una fiesta ispirata ai suoni, ai colori e all’immaginario latino-americani: è Doña Rafaela, la diva che rallegrerà ogni tappa del Giro, a partire da mercoledì 9 maggio a Verona. Arriva dalle piantagioni Orsero del Centroamerica sul camioncino di famiglia e porta l’energia della musica, il gusto della frutta e il divertimento.

Ad usufruirne saranno soprattutto gli appassionati delle due ruote che affolleranno l’arrivo di ogni tappa.

Per la prima tappa di Verona, Fabio Canino, direttore artistico della sponsorship F.lii Orsero al Giro d’Italia 2012, ha scelto Ape, all’anagrafe Aldo Piazza, già protagonista di esilaranti spettacoli teatrali e sketch televisivi en travesti, che sarà così la prima Doña Rafaela del Giro. Vistosa, colorata ed irruente, Doña Rafaela sarà vestita con un costume creato da Arturo Brachetti. Ispirandosi a Carmen Miranda, la cantante e attrice che negli anni ’40 rese popolare la musica brasiliana a Broadway e Hollywood, Brachetti ha disegnato un abito che richiama le forme dei frutti e ne esalta l’energia, il colore e la gioia. Il camioncino F.lli Orsero e Doña Rafaela animeranno l’arrivo di ogni tappa del Giro con musica, balli e sketch, coinvolgendo il pubblico in una vera e propria fiesta, resa più gustosa dall’assaggio di banane e ananas F.lli Orsero. “Vogliamo far rivivere l’atmosfera dei Paesi da cui proviene la nostra frutta, un mix unico e straordinario di colori, suoni e gioia e, allo stesso tempo, ricreare quel clima di energia, positività e fiducia che negli anni ’50 assisteva all’esplosione di popolarità del Giro e vedeva la nascita di F.lli Orsero”, ha dichiarato Fulvio Zendrini, Advisor di Marketing e Comunicazione di GF Group. “Il Giro – ha aggiunto Raffaella Orsero, Amministratore Delegato di GF Group, la holding che controlla il marchio F.lli Orsero – ha il grande merito di aver riunito e riscoperto l’Italia all’indomani del secondo dopoguerra, accompagnando il Paese negli anni del boom economico, risvegliando passioni, energie, voglia di stare e di fare insieme: la medesima attitudine che animò prima il nonno e poi nostro padre nella creazione dell’azienda di famiglia, partita, per l’appunto, con un camioncino che portava la frutta in tutta Italia. Con così tanti punti di contatto e vicinanza non potevamo scegliere un contesto più affine e giusto per promuovere il nostro marchio e la nostra promessa di qualità e di cose buone”.

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