Agricola Don Camillo punta sempre con più decisione alla Sicilia, dove si espande con una nuova impresa socia. Nelle ultime ore è infatti sorta ufficialmente l’azienda agricola Peppone (denominazione che segna il forte legame con i personaggi di Giovannino Guareschi).
La ditta è stata realizzata da due giovani imprenditori trentaduenni: Walter Benelli, direttore commerciale dell’Agricola Don Camillo, e Sebastiano Candiano della famiglia Candiano di Ispica, la cittadina siciliana in provincia di Ragusa dove avrà sede l’impresa.
I due fondatori ieri hanno firmato dal notaio la nascita della nuova società. La neonata azienda socia di Don Camillo avrà a disposizione 36 ettari di serre, coltivati tutti a melone, in particolare con la varietà Magenta.
“Con la realizzazione della ditta – spiega Benelli – uno degli obiettivi principali è sviluppare ulteriormente le produzioni sul tardivo e poter produrre e fornire meloni fino a fine novembre, allungando così la stagione di un mese e mezzo”. Un progetto su cui il gruppo emiliano punta molto e su cui ha investito un milione di euro. E che si inserisce in uno sviluppo, sempre in partnership con la famiglia Candiano, di sviluppo delle coltivazioni in Sicilia.
“Per il 2015 – aggiunge Ettore Cagna, presidente di Agricola Don Camillo – abbiamo in programma come Don Camillo di inserire in produzione 500 mila piante sotto serra, compresi i 36 ettari della azienda agricola Peppone. Qui produciamo anche zucchine per 10-15 mila quintali. Come gruppo abbiamo inoltre preso in affitto un magazzino da 1.500 metri quadrati in cui lavorare le mini cocomere e i meloni siciliani. Nell’isola quest’anno abbiamo prodotto 15 mila quintali di mini anguria e 30 mila quintali di melone. Per il 2015 abbiamo in programma, sempre per la Sicilia, di aumentare la produzione di 5 mila quintali per ciascun prodotto, toccando quindi rispettivamente i 20 mila e i 35 mila quintali”.
Le novità non sono finite qui visto che tra i progetti avviati c’è anche lo sviluppo di due ettari di melone in verticale con tecnica idroponica con una produzione prevista di 1.500 quintali (750 quintali a ettaro). “Per l’Italia è una novità – spiega con entusiasmo Benelli. Coltivare i meloni in verticale, in maniera simile ai pomodori, comporta una resa più alta per ettaro e consente di triplicare la produzione. Su questa tecnica siamo molto fiduciosi. I risultati siamo convinti ci daranno ragione”.
Emanuele Zanini
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Nella prima foto in alto, da sinistra Walter Benelli e Sebastiano Candiano
Nella seconda foto alcune delle serre dell’azienda agricola Peppone a Ispica (Ragusa)
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