DOLCE PASSIONE PENSA IN GRANDE: DIVENTA CONSORZIO PER AMPLIARE LA PRODUZIONE

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Ha fatto il suo debutto solo un anno fa, proprio a Macfrut, e oggi si presenta in una nuova veste con un ulteriore passo in avanti. Nasce infatti il Consorzio Dolce Passione per la produzione e la promozione del cocomero a buccia nera, un progetto tutto “Made in Italy”, risultato di oltre 7 anni di studi e ricerche che hanno riportato sulle tavole dopo oltre 30 anni un prodotto molto apprezzato dal consumatore.

Dolce Passione è un progetto frutto della genetica italiana che nasce da un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di Lamboseeds (Sant’Agata Bolognese) impegnata sul fronte della sperimentazione e ricerca avanzata, insieme al mondo della produzione e commercio con Alma Seges (Eboli, Salerno), Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova), e Lorenzini Naturamica (Sermide, Mantova). L’obiettivo è quello di promuovere e valorizzare il cocomero a buccia nera, l’anguria senza semi, che lo scorso anno ha fatto il suo esordio sul mercato con ottimi risultati, in un percorso ancora più avanzato, con la nascita di un Consorzio.
Alla guida del Consorzio è Roberto Castello, mentre alla direzione c’è Luciano Trentini.

Genetica di nuova generazione: buccia brillante e polpa croccante

Con una genetica di nuova generazione, selezionato in Italia e coltivato per il mercato interno e per il Nord Europa, il cocomero Dolce Passione è rappresentato principalmente dalla cultivar “Giotto”, una delle più importanti novità per questa specie.
Ha una buccia molto fine, nera, brillante e uniforme, dotata di polpa rossa vivace e croccante, con un gusto dal carattere zuccherino importante (grado brix superiore a 12), ricca di fibra grazie anche all’assenza del seme. E, se coltivata a temperature elevate, dal sapore ancora più dolce.
Per le sue caratteristiche si colloca nel segmento dei cocomeri midi, con un peso che può variare dai 4 ai 6 chilogrammi, molto maneggevole anche per il consumatore.

I numeri del successo

Già nel 2022, primo anno di “test” commerciale, che ha interessato una superficie di 60 ettari per una produzione complessiva commercializzata di 3.200 tonnellate, Dolce Passione ha suscitato l’interesse e l’apprezzamento dei produttori e dei consumatori. Un successo, confermato dai numeri, che ha spinto le aziende produttrici a promuovere la costituzione del Consorzio di promozione avvenuta nel mese di marzo, che ha come obiettivo quello di promuovere le vendite e i consumi attraverso una strategia di marketing mirata, sia in Italia che in Europa, valorizzando la produzione di questo cocomero che viene coltivato nelle aree del territorio italiano più vocate alla coltivazione della cucurbitacea.

Obiettivi 2023: superficie triplicata

Per l’anno in corso, il Consorzio stima una produzione di 8.500/9000 tonnellate, con una superficie di coltivazione di circa 200 ettari, ovvero oltre il triplo rispetto al 2022.
Per allungare il periodo di commercializzazione del cocomero, le coltivazioni di serra e di pieno campo saranno distribuite, in misura diversa, fra le diverse aree del territorio nazionale: per il 50% al Nord, per il 30% al Sud e per il 20% al Centro, con una produzione stimata, calcolata sul 95% dalle coltivazioni, di 8.500 tonnellate, pari all’1,5 % della produzione nazionale.

La distribuzione commerciale: Gdo e e-commerce

Tra gli sbocchi commerciali sui quali punta in prevalenza il Consorzio c’è quello della Grande distribuzione organizzata (Gdo), ovvero il canale maggiormente praticato dagli operatori che partecipano al Consorzio. Ma si guarda con interesse anche al canale dell’e-commerce che, in questi anni anche per via delle restrizioni imposte dalla pandemia, si è sviluppato in maniera importante con l’incremento delle vendite dei prodotti ortofrutticoli on line.
Alla luce del fatto che i grandi gruppi della distribuzione hanno compreso l’importanza del fattore “servizio al consumatore”, determinante per l’aumento dei consumi, l’e-commerce si è rivelato un segmento commerciale in grande espansione con percentuali di crescita significative.

Il mercato del cocomero in Italia

Dolce Passione ha le peculiarità di essere unico nella sua proposta tutta made in Italy. La sua presenza si inserisce all’interno di un mercato che nel 2022 ha visto una produzione di cocomeri in Italia di 509.228 tonnellate, ridotta rispetto agli anni scorsi per effetto delle grandinate che hanno colpito soprattutto alcune aree del Nord Italia. La superficie coltivata ha interessato 10.108 ettari.
Le principali regioni produttrici sono il Lazio (103.950 tonnellate), la Puglia (85.271), la Campania (80.612), la Lombardia (78.228), l’Emilia Romagna (45.021), la Sardegna (37.500), la Sicilia (29.505), il Veneto (17.050) e la Basilicata (8.715).
Per quanto riguarda le superfici coltivate, spicca il Lazio, con 1.940 ettari, seguito da Puglia (1.645), Sicilia (1.443), Lombardia (1.281), Campania (1.103), Emilia Romagna (870), Sardegna (728), Veneto (279) e Basilicata (221). (Fonte Istat).
I consumi interessano circa 15 milioni di famiglie italiane che comprano abitualmente le angurie, per una media di acquisti che avvengono circa quattro volte l’anno.
Il consumo di questa cucurbitacea potrebbe in futuro espandersi anche per l’incremento delle temperature che influiscono sull’aumento dei consumi di questo frutto considerato climaterico, soprattutto in estate. Non solo, il cocomero è preferito anche per il basso contenuto di calorie e l’elevata presenza di acqua nella polpa che lo rende altamente dissetante e ricco di licopene, antiossidante a beneficio della salute.

 

Roberto Castello, Presidente del Consorzio

Il consorzio è stato fondato per ampliare la zona di produzione e le opportunità di commercializzazione. L’unione fa la forza e, per questo, abbiamo unito le aziende leader nella commercializzazione e nella produzione, per potenziare l’offerta italiana e fare squadra. Il consorzio nasce anche per arrivare a un mercato più esteso in Europa, per rafforzare la presenza del Made in Italy in paesi come la Germania, l’Austria, la Svizzera e la Francia, paesi in cui questo prodotto non è conosciutissimo e può avere grandi possibilità di penetrazione.

Questo perché il cocomero è eccezionale, rappresenta il meglio della tradizione della produzione italiana, si tratta di un prodotto unico, che viene coltivato nella aree più vocate d’Italia e anche se da una prima impressione può assomigliare ad altre varietà, questa ha caratteristiche importanti, come nella conservazione perché è in grado di mantenere la croccantezza anche a giorni di distanza, un risulto che abbiamo ottenuto dopo anni di ricerche e sperimentazioni.

Luciano Trentini, Direttore del Consorzio

Il consorzio nasce dall’unione di aziende con grande esperienza nel settore del cocomero, nella produzione e nella commercializzazione. Ognuna di queste aziende ha portato all’interno del consorzio la propria esperienza e le proprie conoscenze, chi per il mercato, chi nella gdo e chi nell’online per promuovere questa varietà di cocomero. Abbiamo puntato sulle aree vocate in modo da trovare il miglior riscontro dal punto di vista produttivo.

L’obiettivo è quello di crescere, sia in termini di produzione che di consumi. Pensiamo che nel prossimo futuro saremo in grado di ottenere risultati importanti, in Italia e approcciandoci al mercato estero, grazie alla tipologia di questo cocomero, alle sue qualità gustative e le opportunità di conservazione che, nel futuro, diventeranno in fattore.

Sandro Colombo, LamboSeeds

Il nostro è stata una sperimentazione importante che, già nel secondo anno, ci ha portato da un’area di produzione di 70 ettari a una di 200. Fa parte di un impegno e di un obiettivo costante che prevede la volontà, in due anni, di raggiungere almeno 500 ettari. Le aziende del consorzio lavorano su tutta Italia, dalla Sicilia al nord, il nostro impegno è garantire una presenza tutto l’anno, sfruttando anche la capacità di questa varietà di migliorare, addirittura, le sue caratteristiche organolettiche con temperature più elevate.

Per creare questa varietà siamo partiti analizzando il mercato che, dalle nostre banche dati, è direzionato verso la buccia nera e, quindi, abbiamo lavorato per trovare la varietà che meglio si potesse adattare e sviluppare nel nostro paese. Abbiamo cominciato a valutare alcune varietà storiche e, da lì, abbiamo proceduto alla selezione, alle sperimentazioni per raggiungere la varietà che meglio si adattasse e raggiungesse lo scopo che ci eravamo dati.

Info: www.dolcepassione.com

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