DISTRETTO AGRUMI DI SICILIA, ARGENTATI NON SI RICANDIDA ALLA PRESIDENZA

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Federica Argentati (nella foto) non si ricandiderà alla presidenza del Distretto Agrumi di Sicilia. La decisione, maturata da tempo, è stata confermata dalla stessa presidente, che è al vertice dell’associazione dall’anno di fondazione, il 2005.

La nuova assemblea per il rinnovo delle cariche per il prossimo triennio è stata fissata in prima convocazione per domani, martedì 22 giugno e in seconda convocazione per il 30 giugno. Un momento importante per il Distretto Agrumi di Sicilia che per forza di cose volterà pagina e si affiderà ad un nuovo presidente.

Sulle motivazioni che l’hanno spinta a non ricandidarsi alla guida del gruppo, dopo 16 anni di presidenza, Argentati spiega: “Il Distretto per me è come un figlio. L’ho visto nascere, crescere, svilupparsi. Ora però è giunto il momento di lasciarlo andare, di renderlo indipendente, di lasciarlo camminare con le proprie gambe”, afferma. “Credo sia sbagliato mantenere sempre lo stesso assetto, con le stesse persone. Ho dedicato molto tempo, energie e passione a questo percorso che mi ha regalato molte soddisfazioni. Credo di aver contribuito anche a farlo crescere. Ma ora sento che questo è il momento di lasciare il campo ad altri. È giusto che la base sociale attui una nuova strategia seguendo la direzione che ho tracciato oppure cambiano linea”.

Riguardando indietro a questi 16 anni alla guida del Distretto, Argentati, tra i tanti progetti e partnership realizzati sottolinea in particolare l’aver saputo riunire attorno ad un tavolo i consorzi di tutela degli agrumi siciliani con l’adesione di tutte le DOP e IGP siciliane (Arancia Rossa IGP, Arancia di Ribera DOP, Limone Interdonato IGP, Limone di Siracusa IGP, Limone dell’Etna IGP) senza dimenticare le cinquanta imprese della filiera agrumicola siciliana.

“Mi auguro che il numero di imprese aderenti aumenti ulteriormente – afferma Argentati – nel segno dell’innovazione organizzativa. Spero inoltre si trovi un accordo sul prodotto trasformato. Si tratta di un passaggio fondamentale. C’è tanto da fare, di ciò che si è già seminato ma anche di idee e progetti nuovi. Gli stimoli non mancheranno”.

Emanuele Zanini

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