Durante Interpoma, Diachem ha presentato il lavoro di rebranding che ha coinvolto il marchio negli ultimi mesi. Nel nuovo brand confluiscono Chimibeg e Diagro: da un lato l’esperienza maturata nella formulazione di agrofarmaci, dall’altra la ricerca indirizzata allo sviluppo degli agronutrienti e biosoluzioni. Questo ha implicato un cambiamento anche a livello grafico: dalla scelta di nuovi colori, ispirati alla natura, fino a nuovi pattern e font. Durante la presentazione che si è tenuta lo scorso 21 novembre a Bolzano, l’attenzione è stata posta anzitutto sulle azioni volte a superare la comunicazione tradizionale “B2B” E “B2C”, approdando ad un’esperienza “H2H” (Human to Human), che pone al centro della scala dei valori la persona.
Milena Crotti, Communication Manager di Diachem afferma: “Dobbiamo realizzare quello che il nostro cliente ci chiede. Vorremo spingere il concetto di H2H perché la persona dovrà diventare protagonista della trasmissione del nostro valore.”
Nella nuova strategia di rebranding è stato incluso un processo di analisi dei feedback provenienti dai clienti. Abbiamo chiesto a Milena Crotti in che modo è stata costruito il dialogo. “Quando abbiamo fatto il rebranding la prima cosa che c’è stata sottolineata è l’esigenza di capire il punto di vista dei clienti, intervistarli, per capire quali valori emergono e che cosa ne pensano del brand. Sono state poste delle domande, da cui è si è ricavato un lavoro di recap. Da qui sono emersi i valori che vedono i nostri clienti. Tutta questa base ci ha poi aiutato, insieme ai feedback e agli assessment fatti internamente a capire che i valori che pensavamo ci fossero, c’erano veramente.”
“Un aspetto molto interessante che ho riscontrato quando ho conosciuto il brand – ci ha raccontato Luca Franceschini, Direttore Creativo – è che tutta la comunicazione è sempre interconnessa alle persone, non esiste una comunicazione indipendente alle persone. Se vogliamo parlare attraverso le persone dobbiamo conoscerle.” Le azioni di rebranding si affiancano agli investimenti nella ricerca, che hanno l’obiettivo di creare un maggior numero di prodotti a basso impatto ambientale. Le previsioni aziendali per il 2024 sono di 47,5 milioni di euro di fatturato, quasi tre milioni in più rispetto allo scorso anno.
Foto di apertura: Luca Franceschini e Milena Crotti
di Elisa Poletti