DI TIRRO: “FILIERA FRUTTICOLA ANCORA SENZA REGIA”

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente intervento del vicepresidente di Copagri Ravenna, Gennaro Di Tirro: "Spulciando i listini dei prezzi alla produzione di pesche e nettarine, verifichiamo anche di questi giorni (con caldo torrido e consumi sostenuti) prezzi medi al produttore che si aggirano sui 27 centesimi di euro per la frutta di 1.a qualità e circa 35 centesimi per i grossi calibri (AA). Mancano sempre quei 15-20 centesimi per giungere almeno a compensare i produttori dei costi di produzione.

A fronte di tale situazione molti produttori e addetti ai lavori si chiedono "dove sono le Organizzazioni". Non posso rispondere per altri, ma per quanto ci riguarda come Copagri di Ravenna possiamo affermare che avevamo avanzato da tempo (già gli scorsi anni, e riproposto nello scorso inverno, il 29 gennaio) proposte concrete per affrontare i problemi del settore. Tali proposte sono tutt’ora integralmente valide, anche se da molti ignorate o considerate con sufficienza. Finchè non si affrontano certi problemi è inutile illudersi che le crisi si risolvono da sole ma si riproporranno anno dopo anno. Dopo anni di immobilismo finalmente si è concretizzato un progetto di integrazione della filiera pericola e ci si aspetta che la nuova realtà dia soddisfazioni interessanti ai produttori associati. Ciononostante una parte importante della cooperazione si è defilata ipotizzando la costituzione di una struttura alternativa. Ciò è difficilmente comprensibile da parte dei coltivatori che finalmente intravvedevano un apripista verso l’aggregazione ed il controllo dell’offerta anche per altre colture della nostra regione. In questo caso le Organizzazioni Agricole erano tutte d’accordo col progetto, ma qualcun altro evidentemente no. Allora i produttori devono riformulare la domanda iniziale : "cosa fanno le strutture che hanno in mano il nostro prodotto, oltre che le Organizzazioni?" C’è da denunciare anche un’altra grave latitanza che è quella istituzionale. Il ministero dell’Agricoltura e la Regione E.R. negli ultimi tempi sono stati completamente assenti su questi temi. Il ministro (pur bravo) è troppo impegnato a tagliar nastri all’Expo negli ultimi mesi ed è un’incombenza che gli tocca. La Spagna per esempio ha varato in questi giorni un provvedimento nazionale per fronteggiare la crisi delle pesche coinvolgendo l’industria di trasformazione. Occorre agire con emergenza in tale direzione anche da noi. Occorre una regia di tutto il sistema ortofrutticolo che coordini gli interventi anche a medio lungo termine, ciò che ora manca".

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