“L’operazione di lunedì mattina della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) che ha portato a perquisizioni in alcuni Mercati di Lazio, Campania e Sicilia, all’arresto di 20 persone e a sequestri di beni per 100 milioni di euro, coinvolge il settore dell’autotrasporto ma non tocca i grossisti che operano nei Centri Agro-alimentari.
Siamo costretti ancora una volta a richiamare il mondo dell’informazione a dare notizie corrette – ha puntualizzato Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati – Confcommercio – perché non è giusto gettare ombre su una categoria che in più occasioni si è trovata nel mirino dei media senza ragione alcuna”. "Nel caso specifico nessun operatore grossista è tra gli arrestati – continua il presidente di Fedagro – e non mi risulta che nessuno della nostra categoria sia rimasto coinvolto nell’inchiesta, che ha invece evidenziato un problema irrisolto e da tempo presente nella logistica. Tale problema penalizza i grossisti ortofrutticoli non solo dal punto di vista mediatico, ma anche economico, problema che potrebbe essere affrontato in maniera più razionale ed efficiente dalle nostre piattaforme distributive". "Invito la Coldiretti – conclude il presidente Di Pisa – a non generalizzare in senso negativo sul ruolo dell’intermediazione, pensando all’impatto mediatico più che ai suoi effetti collaterali, quando i produttori sanno benissimo che il nostro lavoro comporta la valorizzazione del loro prodotto”.