"La nuova città del gusto? Sarà una specie di Disneyland dell’agroalimentare, ruolo che Bologna meriterebbe appieno". Non ha dubbi Valentino Di Pisa (nella foto), consigliere d’amministrazione al Caab, quando parla del nuovo tempio del buon cibo che Eataly ha in progetto all’interno del mercato ortofrutticolo, come anticipato dal Carlino.
Una struttura che, confermano dalla sede torinese di Eataly, "sarebbe unica nel suo genere per diversi motivi". Prima di tutto proprio per "l’essere concepita all’interno di un mercato" come il Caab, grande piattaforma di smistamento agroalimentare. Nascerebbe perciò, a stretto contatto con le materie prime del made in Italy, una struttura composta da una decina di ristoranti tematici e ampi spazi per la degustazione, con un movimento stimato in 3 milioni di visitatori l’anno e un investimento di 30-40 milioni di euro per un progetto da completare in vista dell’Expo 2015 di Milano.
E se Di Pisa mette le mani avanti ("Dobbiamo ancora deliberare il progetto, anche se siamo tutti d’accordo"), ci tiene però a precisare che un mega-progetto del genere "non può che portarci bene. Noi continueremo a fare il nostro servizio spiega infatti anzi ne approfitteremo per migliorare gli attuali limiti del Caab".
Ad esempio quelli legati alla gestione e all’approvvigionamento: "Con l’arrivo di Eataly, noi avremo un’area più piccola ma non nel numero di merci e commercianti. Anzi, con meno distanze la movimentazione merci diventerà più fluida e più rapida". Il mercato, d’altronde, "finora era sottoutilizzato rispetto alle sue potenzialità e questo progetto lo dimostra". Perché no, insomma: "Potranno facilmente nascere sinergie e commistioni tra le due aree, che diventerebbero una indotto dell’altra. E soprattutto l’arrivo dei ristoranti porterebbe "un miglioramento logistico che gioverebbe anche a noi. Come? "Penso alla stazione ferroviaria, che finora ha utilizzato solo il Papa, ormai molti anni fa…". (fonte: Il Resto del Carlino)
