DEL CORE PROMUOVE MACFRUT. “SULL’UVA AL LAVORO PER VALORIZZARE LE IGP”

Condividi

Ultimo giorno di fiera a Rimini con i padiglioni che si stanno svuotando. Giorno di bilanci per questo Macfrut 2024 che a occhio e croce supererà l’edizione 2023 quanto a presenza e attenzione da parte degli operatori nazionali e internazionali, dei media e delle istituzioni.

Con Massimiliano Del Core (nella foto), presidente OI- Organismo Interprofessionale dell’ortofrutta, tracciamo un primo bilancio visto sia dalla sua prospettiva istituzionale ma anche come grande operatore pugliese dell’uva da tavola (è presidente della CUT, Commissione Uva da Tavola, e la Puglia è regione partner di questa edizione della fiera).

“L’impressione è certamente positiva da due punti di vista: politica e istituzioni si sono presentate all’appuntamento con le imprese consapevoli che il comparto ha bisogno di attenzione per risalire la china, che lo sforzo degli operatori sull’innovazione e sulle sinergie va accompagnato da provvedimenti incisivi per tutelare e garantire presente e futuro del made in Italy”.

E rispetto all’attività di B2B?

“Anche qui c’è stato tanto movimento, tante occasioni di incontro e networking. Bisogna adesso attendere che le relazioni avviate si sviluppino e diano frutti sostanziosi nel corso del tempo, fattore questo che vale per tutte le fiere”.

Macfrut fiera sempre più di filiera…

“Sì le grandi aziende dell’ortofrutta c’erano tutte, tutta la filiera era rappresentata al meglio, dalle sementi, ai vivai, alle macchine/tecnologie/packaging, con importanti aperture sull’agricoltura di precisione. Davvero interessante e di livello il menù dei convegni sia in relazione alle singole filiere che di natura istituzionale. Tante occasioni di confronto e dibattito per cui vale la pena esserci”.

Passiamo all’uva da tavola e alla Puglia regione partner…

“Il nostro prodotto di punta era al centro di questa edizione della fiera grazie alla partnership della regione Puglia. Una presenza articolata in due contesti: il simposio internazionale dove si è fatto il punto sull’innovazione varietale, sulle nuove tecniche di impianto e conduzione con importanti interventi. Poi nello stand della Regione ci sono stati importanti momenti di incontro di natura tecnico-commerciale a favore di tutti gli operatori in un momento delicato di transizione del settore verso le nuove varietà apirene, quelle che incontrano il maggior favore dei consumatori”.

Marchi IGP, uno in Puglia e due in Sicilia. Novità?

“Erano presenti i 3 consorzi con i loro presidenti (Laporta, Raniolo e Losardo) e si è discusso come valorizzare questi marchi e meglio metterli in sintonia col mercato, tenendo conto che le varietà coperte dall’Igp sono quelle tradizionali coi semi. Si è deciso di lavorare in sinergia con controlli più efficaci sulla qualità del prodotto e per dare enfasi all’origine Made in Puglia e Sicilia e migliorare il posizionamento sul mercato. Altra sinergia fra le tre Igp sarà la partecipazione a ottobre alla fiera LUV di Bari dove contiamo di riunire anche gli Stati generali dell’uva da tavola”.

Lorenzo Frassoldati

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE