DA DEL MONTE UN SISTEMA PER PREVEDERE I CONSUMI E ARGINARE GLI SPRECHI

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Del Monte gioca d’anticipo per prevedere il futuro e l’evoluzione del settore. La multinazionale americana ha deciso di misurare con precisione l’efficienza del completo processo produttivo degli alimenti confezionati, con riferimento sia ai consumi energetici, che all’impiego di acqua, agli sprechi e ai rifiuti.

Del Monte ha deciso di servirsi del sistema chiamato Food Metrics per prevedere i consumi del futuro e arginare gli sprechi. Si tratta di un sistema di misurazione basato su di una serie di dati utili che può aiutare le aziende e i fornitori a migliorare la propria sostenibilità, a partire, ad esempio, dalla gestione delle risorse idriche e, come detto, degli sprechi.

"Se vogliamo risolvere le urgenti sfide ecologiche che interessano il mondo, il settore alimentare e il sistema cibo devono essere parte della soluzione", ha dichiarato Jonathan Kaplan, direttore del programma NRDC per il cibo e l’agricoltura, come riporta GreenBiz.

In tutto il mondo l’agricoltura intensiva impiega circa il 70% delle risorse di acqua potabile. Ogni anno, fino a 75 miliardi di tonnellate di suolo superficiale vengono erose.

Gli esperti mirano ad individuare una soluzione utile per produrre più cibo riducendo il quantitativo di risorse da sfruttare. Grazie al sistema Food Metrics, si possono calcolare i consumi energetici e le emissioni di gas serra nel corso dei processi produttivi. Del Monte, essendo tra i principali produttori e distributori di frutta e verdura in scatola negli Stati Uniti, ha deciso di ottimizzare la propria attività, in modo da arginare gli sprechi e da renderla maggiormente sostenibile.

La strategia, per Del Monte, starebbe già funzionando per quanto riguarda l’impiego di pesticidi, che verrebbero utilizzati, secondo precisi calcoli, soltanto al momento del bisogno, e non più volte, in modo casuale, nel corso del periodo della maturazione dei prodotti ortofrutticoli. Si tratta anche di una questione di maggiore trasparenza sul proprio operato, che spaventa però alcune aziende statunitensi, per timore di maggiori controlli dall’alto o dell’arrivo di nuovi regolamenti governativi.

Del Monte conta soprattutto sulla nuova generazione di agricoltori. Molti dovranno modificare il proprio modo di lavorare e cambiare abitudini, ma il loro impegno sarà del tutto rivolto verso uno stile produttivo più sostenibile. Grazie ai nuovi sistemi di raccolta di dati e di calcolo, si potrà avere un’idea precisa sulla sostenibilità delle aziende, sui loro consumi e sugli sprechi.

 

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