CSO IN VISITA NELLE TERRE DI RADICCHI E ASPARAGI DI OPO VENETO

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E’ un “miracolo” che si avvera quando su un territorio sano, dove si lavora con buone pratiche agricole, si producono ortaggi e frutta di qualità, grazie alla sensibilità ambientale e alla capacità professionale dei coltivatori. E’ esemplare la fascia di territorio tra le province di Treviso, Venezia e Padova, dove nascono e si alimentano i fiumi di risorgiva Sile e Dese, nella quale si ottengono radicchi e asparagi di qualità certificata.

Ne ha constatato l’eccellenza il presidente del CSO (Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara) Paolo Bruni, con la direttrice Elisa Macchi e la responsabile marketing e comunicazione Alessandra Ravaioli in una visita ad OPO Veneto. Li ha accompagnati il consigliere delegato di OPO Veneto Cesare Bellò, nonché Vice Presidente del CSO, con Francesco Arrigoni e Simone Natali, rispettivamente direttore e vicedirettore.

Per gli ospiti è stata una immersione nel territorio, nella storia e nella crescita di due prodotti primissimi della classe. Durante la visita sono stati messi in risalto la sapienza colturale e l’impegno innovativo di orticoltori soci come Mauro Brognera (radicchio) ed Aronne Basso (asparago), esempi di realtà imprenditoriali che rendono eccellente sotto tutti i profili un territorio. La visita si è conclusa nella sede centrale di OPO Veneto dove gli ortaggi del territorio sono preparati, confezionati e commercializzati, sempre con la massima attenzione per la salubrità e la freschezza dei prodotti. Una sosta infine nella Trattoria Brunello di Scandolara di Zero Branco, dove la chef Franca Cazzaro ha mostrato quanto siano meravigliosi i radicchi e gli asparagi in cucina: ortaggi capaci sempre di stupire occhi e palato, quando sono preparati con sapienza, arte ed eleganza.

La presenza dei responsabili del CSO ha dato l’opportunità di fare il punto sulla stagione del radicchio invernale che sta proprio terminando e su quella dell’asparago, ortaggio che sta avanzando con la primavera. Positive le ultime battute del radicchio invernale, in particolare nella provincia di Treviso: il mercato sta dando soddisfazione. Domanda sostenuta e soddisfacenti quotazioni sia per il tardivo di Treviso che per il variegato di Castelfranco. La produzione, comunque, è proprio agli sgoccioli.

Intanto sono entrati in scena gli asparagi Igp di Badoere e di Cimadolmo, che stanno promettendo bene. Per ora si stanno raccogliendo i turioni sotto serra, ma è imminente la raccolta anche di quelli in campo che, salvo imprevisti provocati dal tempo, dovrebbe essere di eccellente qualità e di buona quantità. Tutti confidano in un buon 2015 a riscatto della passata stagione che è stata piuttosto avara e quindi deludente quanto a risultati e resa. Si è parlato, inoltre, di progetti e di programmi in cantiere per sviluppare consumi e mercato con criteri innovativi, cercando nuovi percorsi marketing e promozionali per sostenere la domanda e assicurare un adeguato reddito ai produttori. (fonte: Ortoveneto)

 

Nella prima foto dall’alto, da sinistra: Francesco Arrigoni, Paolo Bruni, Cesare Bellò, Franca Cazzaro (chef della Trattoria Brunello), Elisa Macchi

 

Nella seconda foto, da sinistra: Cesare Bellò, ELisa Macchi e Paolo Bruni con un vassoio IGP del pregiato Radicchio rosso di Treviso – tardivo.

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