CROLLO PONTE, DE MICHELIS (CONFAGRI): “L’AGROALIMENTARE RISCHIA IL COLLASSO”

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Sulla tragedia del ponte Morandi di Genova (leggi news), crollato lo scorso 14 agosto, c’è chi lancia l’allarme, soprattutto sulle ripercussioni allo scalo marittimo cittadino. Per il presidente di Confagricoltura Liguria Luca De Michelis (nella foto) “la mancanza del Ponte Morandi avrà ripercussioni inimmaginabili per l’economia non solo genovese, considerando che su quel ponte transitavano oltre 25 milioni di veicoli l’anno, molti dei quali diretti al primo scalo portuale d’Italia. L’asse tirrenico che passava sul Ponte Morandi era ed è strategico per tutti i commerci provenienti dalla Francia e dalla Spagna, diretti non solo al Porto di Genova ma a tutto il versante tirrenico della Penisola e verso la Pianura Padana”.

“Temiamo molto – ha dichiarato Luca De Michelis – il contraccolpo anche sull’agroalimentare ligure. Le produzioni del Ponente, infatti, saranno trasportate verso la Toscana ed il litorale tirrenico con un aggravio di 110 chilometri rispetto all’abituale tracciato, dovendo dal 14 agosto deviare il flusso dalla A 10 verso la A 26 e la bretella di Novi Ligure per poi ridiscendere verso il Levante attraverso la ‘camionale’, ovvero la A 7”.

Il traffico portuale rischia il collasso – ha concluso Confagricoltura – con danni enormi, se si considera che da Genova parte via nave l’80% di ciò che esportiamo come agroalimentare via mare”.

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