“Il mercato ortofrutticolo di Cesena continua a perdere i pezzi a causa di una gestione inadeguata. E anche per questo registra una preoccupante perdita di competitività, con una gestione che ha mostrato più ombre che luci”.
La bordata nei confronti del centro agroalimentare romagnolo arriva da Marco Giangrandi, capogruppo di Cesena Siamo Noi, secondo cui “l’ultima avvisaglia di una situazione sempre più critica è l’abbandono del Mercato da parte di altri due operatori: la società Cristal e la ditta Vasini Paolo, stand storico del mercato cesenate”. E intanto sostiene Giangrandi, “si perdono preziose quote di mercato su scala nazionale e si indeboliscono i rapporti con le imprese del territorio. Attualmente solo il 5% dei prodotti ortofrutticoli proviene da produzioni locali”, afferma ancora l’esponente politico, uscito sconfitto dalle elezioni comunali lo scorso giugno, dove era candidato sindaco di Cesena. “Ancora più allarmante – conclude – è la totale mancanza di ascolto da parte dei vertici del mercato che, con la complicità della politica, continuano a fare scelte sbagliate indebolendo l’offerta”.
Giunchi: “Affermazioni false. Nessuna azienda è uscita. Forti investimenti sul Mercato”
Le critiche di Giangrandi vengono però rispedite con forza al mittente da Alessandro Giunchi, amministratore unico del Mercato di Cesena che precisa subito: “Le affermazioni di Giangrandi sono false. Voglio ricordare che nessun operatore è andato via. Un’azienda sta chiudendo ma sono già state effettuate le gare e gli spazi riassegnati. Mentre Cristal è regolarmente presente con il proprio stand. In passato abbiamo un’importante azienda, che occupa da sola il 20% degli spazi mercatali, che ha avuto qualche problema ma non ha chiuso e ora si sta riprendendo”.
Gli investimenti nel Mercato
Giunchi ricorda poi gli investimenti realizzati, in corso e futuri sul For, Filiera ortofrutticola romagnola: “Con il Pnrr abbiamo ottenuto un bando a fondo perduto da 6 milioni di euro, con la totale coibentazione della galleria, ulteriori lavori per aumentare ancora il risparmio energetico, la ristrutturazione delle celle frigo, l’efficientamento dei servizi e la digitalizzazione dei processi logistici. Abbiamo interventi importanti che termineranno nel 2026 e miglioreranno sensibilmente l’efficienza del Mercato, in cui collaborano 250 aziende di produzione, di cui molte provenienti dal territorio circostante. La situazione generale dell’agroalimentare e del mondo dell’ingrosso è complessa, ma ad ogni modo stiamo cercando di lavorare per migliorare il Mercato con investimenti mirati”.
Emanuele Zanini