Dall’importanza della qualità delle produzioni e dei brand, al tema della plastica degli imballaggi, fino alle fiere, con riferimento in particolare a Futurpera, che ha aperto oggi i battenti. Intervista a 360 gradi su Il Resto del Carlino per Alessandro Zani, (nella foto) amministratore delegato dell’azienda familiare Granfrutta Zani che conta 500 soci in tutta Italia con una vasta offerta di frutta e ortaggi. L’imprenditore emiliano-romagnolo nel servizio del quotidiano bolognese parla di vari argomenti, tra cui, come anticipato Futurpera, dove “noi saremo presenti con Origine Group. In un anno come questo in cui la pericoltura è in crisi, partecipare a queste fiere vuol dire essere presenti: il settore non va abbandonato. Dobbiamo crederci e trovare strategie per rilanciare il prodotto”.
Riguardo ai marchi, Zani ricorda come bisogna valorizzarli: “Da anni facciamo parte di “club” per quanto riguarda le pomacee, drupacee e kiwi e i risultati sono discreti. Attraverso club, gruppi e consorzi i marchi diventano più forti, ci sono regole da rispettare e c’è ovviamente la forza dell’essere squadra”, spiega sul Carlino.
Sulla plastica l’operatore faentino afferma di lavorare sia con cartone che con plastica riciclata al 100%. “Sostituire totalmente la plastica nel nostro settore si farà fatica, ma andrebbe gestita meglio, iniziando da una buona educazione: riciclare tutto”.
Affrontato anche il tema degli alti costi di produzione con una significativa chiusura finale di Zani sull’export: “Allo Stato chiediamo la possibilità di poter esportare in tutte le parti del mondo dove la qualità la vogliono e la pagano, dove oggi non c’è nessun accordo bilaterale tra gli Stati, non c’è protocollo. Troppe sono le nazioni dove noi non possiamo vendere le nostre susine, mele, pere e kiwi che se aperte aiuterebbero l’intero settore e permetterebbe ai nostri produttori migliori soddisfazioni”.
