CRISI PESCHE, DREI: “INTERPROFESSIONE, IL MANCATO ACCORDO PEGGIORA LE COSE”

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“La mancata sottoscrizione dell’accordo interprofessionale da parte delle organizzazioni della distribuzione per la campagna 2011 delle pesche e delle nettarine è un’occasione persa per cercare di arginare nel nostro Paese la grave crisi che si è abbattuta sul settore ortofrutticolo, seguendo una strategia di auto-regolamentazione del comparto". 

 

"Occorre una forte reazione del sistema Italia per sostenere le imprese più penalizzate che sono soprattutto quelle giovani, che più hanno investito negli ultimi anni e che senza una marginalità adeguata vanno incontro a difficoltà con il sistema bancario”.

 

È quanto affermato a nome delle Centrali cooperative Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare da Raffaele Drei (nella foto), presidente della cooperativa Agrintesa, dopo l’esito dell’audizione in Commissione agricoltura alla Camera sull’accordo interprofessionale pesche e nettarine campagna 2011.

 

Secondo le due organizzazioni agricole cooperative, la riduzione generalizzata della domanda e dei prezzi, non solo degli ortaggi, ma anche della frutta estiva ed in particolare di pesche e nettarine, causata in Europa dall’allarme E. coli e aggravata da politiche commerciali aggressive praticate sui mercati europei dai produttori spagnoli e greci, disposti ad accettare qualunque condizione pur di vendere, vista la pesantezza della crisi in questi Paesi, sta penalizzando ancora di più un settore che dopo la grave crisi del 2009 non ha avuto alcun aiuto dalla Commissione Europea, la quale ha bocciato tutte le proposte di miglioramento del sistema dei ritiri, anche se a costo zero per l’Unione.

 

“Il non raggiungimento dell’accordo interprofessionale – hanno aggiunto – non fa che rendere ancora più complicata la situazione perché, a fronte di obiezioni, pur motivate da aspetti giuridico – formali, non si è colta la sostanza del problema che è quello di non immettere sul mercato prodotto di scarsa qualità, da qualunque parte provenga, per un obiettivo più alto che è quello della tenuta della filiera in una campagna difficile”.

 

“L’Italia – continuano – è tra i maggiori produttori di ortofrutta a livello mondiale e il secondo produttore di pesche e nettarine dopo la California. A questo punto riteniamo sia indispensabile un intervento urgente del nostro Ministero nelle sedi europee, in accordo con le amministrazioni degli altri Paesi produttori, per attivare in tempi rapidissimi un regolamento di ritiro straordinario di prodotto, prevedendo indennità aggiuntive e il superamento del limite di ritiro del 5%, in analogia con il Regolamento già varato alla fine di giugno per la crisi E. Coli a cui va aggiunta una altrettanto urgente iniziativa istituzionale di promozione dei consumi coincidente con i periodi più critici della campagna. Per questo, unitariamente alla cooperazione francese e spagnola, abbiamo scritto un appello al Commissario Ciolos affinché vengano adottati i necessari adeguamenti allo schema di aiuti UE in occasione dei prossimi ed imminenti appuntamenti comunitari. Siamo disponibili e pronti a supportare l’azione del Ministero nelle sedi europee, anche con la partecipazione dei nostri soci ”.

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