"Il comparto della patata a partire dal 1° gennaio 2012 non può più utilizzare interventi nazionali per la gestione del mercato. Lo stesso regolamento u.e. 1308/2013 relativo alla nuova organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli non ha previsto misure specifiche per il settore" è la premessa di una lettera del presidente dell’Unapa Sante Cervellati (nella foto) al Mipaaf sulla grave crisi del comparto.
"Il mercato della patata – spiega Cervellati – sta vivendo una campagna tra le più difficili degli ultimi dieci anni. infatti esso risente ancora di un’offerta di prodotto francese del vecchio raccolto proposto a 2-3 centesimi al kg, a causa della necessitaàdi liberare i magazzini per permettere l’ingresso del prodotto nuovo".
Lla nuova campagna – aggiunge Cervellati – è caratterizzata, inoltre, da un incremento degli investimenti dei paesi dell’europa centrale del 3% con una punta del 5-6% della francia", prosegue il presidente dell’unapa, spiegando che "al forte aumento dell’offerta si contrappone un consistente calo dei consumi che coinvolge tutti i paesi dell’ue di circa il 20%".
"Tutto ciò – sottolinea Cervellati nella lettera – ha determinato un crollo delle quotazioni che oscillano intorno ai 10-14 centesimi al kg, circa il 50% in meno rispetto alla campagna precedente. Ulteriori preoccupazioni per i produttori derivano da un andamento climatico caratterizzato da intense precipitazioni che stanno ostacolando non poco le scavature compromettendo la qualità stessa del raccolto".
Iin tale contesto, al fine di salvaguardare il reddito degli operatori del settore – afferma il presidente dell’unione di produttori pataticoli – si rende urgente attivare immediatamente il piano di settore pataticolo approvato anche dalle regioni ormai da oltre due anni, nonché studiare con la vostra amministrazione le misure più appropriate per rilanciare i consumi".
"In questo senso – conclude Cervellati – le o.p. che rappresento si mettono a disposizione per stimolare il consumo della patata anche attraverso la promozione del prodotto informando correttamente il consumatore sulle caratteristiche dell’offerta nazionale e dei servizi resi per garantire sicurezza alimentare".
