CRESCONO I PORTI EUROPEI, CALANO QUELLI ITALIANI: MA VADO ‘TIRA’

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I dati del primo semestre 2019 o comunque del secondo trimestre dell’anno, relativamente alla movimentazione delle merci, a partire dai container, nei porti di riferimento in Europa segnano un andamento di crescita più o meno marcata, ma non è così per Genova, Vado Ligure e il sistema portuale del Tirreno Settentrionale, che comprende il maggiore porto italiano e uno dei porti (Vado) più specializzati nell’ortofrutta.

I dati per la Liguria sono negativi, anche se il terminal dell’ortofrutta di Vado fa eccezione.

Questa la situazione a Rotterdam, primo porto europeo. Dopo un primo trimestre del 2019 in cui il traffico delle merci è aumentato del 5,1%, nel trimestre successivo il trend di crescita si è attenuato, con lo scalo portuale olandese che tuttavia ha movimentato 116,8 milioni di tonnellate di merci, con una progressione dell’1,6% sul periodo aprile-giugno dello scorso anno. Nel ramo d’attività dei container il traffico è stato di 39,2 milioni di tonnellate, con un incremento del 3,8%, ed è stato totalizzato con una movimentazione di contenitori pari a 3,8 milioni di teu (+5,5%). Nell’intero primo semestre del 2019 il traffico è stato globalmente di 240,7 milioni di tonnellate, con un aumento del 3,4% sui primi sei mesi dello scorso anno. Il traffico containerizzato è stato di 77,2 milioni di tonnellate (+4,8%) ed è stato realizzato con una movimentazione di container pari ad oltre 7,5 milioni di teu (+6,4%).

Veniamo a due porti spagnoli che sono tra i principali scali del Mediterraneo: Barcellona e Algeciras. Il porto di Barcellona nel secondo trimestre ha stabilito il proprio nuovo record trimestrale storico di traffico delle merci avendo movimentato 17,8 milioni di tonnellate di carichi, con un incremento del 5,8% sul secondo trimestre del 2018 e una crescita del 3,7% sul precedente record conseguito nel terzo trimestre dello scorso anno. Il nuovo picco massimo trimestrale è stato ottenuto grazie al nuovo record assoluto trimestrale di traffico containerizzato che è ammontato a 9,0 milioni di tonnellate (+3,1% sul secondo trimestre 2018). Nel primo semestre di quest’anno lo scalo portuale spagnolo ha movimentato complessivamente 33,6 milioni di tonnellate di merci, con una progressione dell’1,8% sulla prima metà del 2018. Nel settore delle merci varie il traffico è stato di 23,3 milioni di tonnellate (+1,3%), di cui 17,4 milioni di tonnellate di merci containerizzate (+2,8%) totalizzate con una movimentazione di contenitori pari a 1,72 milioni di teu (+5,2%), inclusi 748mila teu in transhipment (+12,4%), e 5,9 milioni di tonnellate di merci convenzionali (-3,0%).
Nei primi sei mesi del 2019 il porto di Algeciras ha invece movimentato 2,5 milioni di container (+8,2%) e 55,7 milioni di tonnellate di merci, con una crescita del 3,4% rispetto ad oltre 53,8 milioni di tonnellate nei primi sei mesi del 2018. Nel settore delle merci varie sono state movimentate 37,3 milioni di tonnellate (+6,0%), con un traffico containerizzato che – ha reso noto l’Autorità Portuale di Algeciras – è stato pari a 2,5 milioni di tue (appunto +8,2%).

Cambia la musica in Italia in una delle aree più nevralgiche per il traffico marittimo: la Liguria. Se nel primo semestre di quest’anno il porto di Genova ha movimentato 27,3 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 3,7% sulla prima metà del 2018, l’intero sistema portuale gestito dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che è formato dagli scali di Genova, Savona e Vado Ligure, ha movimentato 34,8 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del 3,8%. Il solo scalo portuale savonese ha movimentato complessivamente 7,5 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 4,2% sui primi sei mesi dello scorso anno, di cui 3,3 milioni di tonnellate nel bacino portuale di Savona (-10,6%), meno di 1,3 milioni di tonnellate nel bacino portuale di Vado (+39,3%) e 3,0 milioni di tonnellate nella rada di Vado (-9,0%). Nel solo secondo trimestre del 2019, dopo l’incremento dell’1,2% registrato nel primo trimestre di quest’anno, il porto savonese ha totalizzato una flessione del 9,3%, essendo state movimentate 3,7 milioni di tonnellate, di cui oltre 1,6 milioni di tonnellate nel bacino di Savona (-13,3%), 659mila tonnellate in quello di Vado Ligure (+21,7%) e 1,4 milioni di tonnellate nella rada di Vado (-14,9%).

Dalla lettura di questi ultimi dati, tuttavia, si capisce che lo scalo di Vado, specializzato nell’ortofrutta, è in contro-tendenza e cresce non di poco.

Nella foto, le nuove strutture del terminal di Vado Ligure

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