CPR SYSTEM CRESCE, MOVIMENTATE QUASI 140 MILIONI DI CASSE

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L’annuale evento pubblico di CPR System, in occasione dell’Assemblea di bilancio, tenuto quest’anno al Museo Ducati di Bologna, ha messo in evidenza soprattutto i valori su cui l’azienda di Gallo si sta fortemente impegnando in questi anni che sono quelli della sostenibilità ambientale e della   economia circolare.

Mario Tozzi, il noto divulgatore scientifico, esperto di ambiente, ha evidenziato alcuni punti chiave su cui concentrare l’attenzione a livello di produzione ma anche di opinione pubblica.

La chiave di volta per evitare di riempire l’ambiente di plastica è quella del riuso. Un elemento chiave su cui non ci si è ancora soffermati abbastanza. CPR System presenta un modello che va incontro proprio a questa esigenza.

La plastica in sè non è “cattiva”, quello che è devastante è la sua immissione nell’ambiente. È l’uomo l’artefice di tanto degrado e abbiamo soluzioni a portata di mano che possono invertire la tendenza.

E’ molto chiaro il messaggio che CPR System intende diffondere per trasmettere a tutti i valori di una scelta nata oltre 20 anni fa: l’economia circolare.

CPR System è oggi l’azienda leader in Italia per gli imballaggi in plastica a sponde abbattibili. Un modello che associa l’intera filiera dell’ortofrutta con 1036 associati tra cui si annoverano, oltre ai produttori, 54 distributori delle principali insegne italiane, stampatori e aziende di servizio.

Un sistema cooperativo che ha fatto propri, da sempre, i valori della sostenibilità e del riutilizzo.

Oggi – dichiara il Presidente di CPR System Francesco Avanzini – stiamo investendo tutte le nostre energie sulla ricerca e lo sviluppo. Siamo riusciti, a diventare leader italiani del settore e soprattutto abbiamo mantenuto inalterati nel tempo i valori fondanti della nostra azienda. L’uso di CPR System aiuta l’ambiente perché, con il riutilizzo non crea rifiuti e abbiamo in essere di portare questa filosofia anche nei nostri progetti futuri”. Oggi abbiamo chiuso- conclude il Presidente Avanzini – un bilancio consolidato con 55,6 milioni di euro di fatturato ma soprattutto 17 milioni di euro di capitale sociale e un patrimonio netto di 37,16 milioni di euro. Numeri che attestano la forza e la solidità di un modello vincente.”

Chiudiamo un’annata – dichiara Monica Artosi, Direttore Generale di CPR System – molto difficile per l’ortofrutta italiana ma nonostante questo noi consolidiamo le nostre posizioni e crescono le movimentazioni delle casse che sfiorano la cifra record di 140 milioni con un +4,5 rispetto al 2017.

In crescita anche le movimentazioni dei pallet con poco più di 6 milioni di movimenti e un +3,5 rispetto al 2017. I numeri attestano il successo del nostro modello – conclude Monica Artosi-  che, grazie all’efficienza e all’economicità dei servizi offerti prosegue la crescita portando – e di questo sono particolarmente orgogliosa – un contributo concreto alla salvaguardia ambientale”.

 

Che cos’è il riuso e perché è così importante

·      Il riuso è l’alternativa all’”usa e getta”perché non crea rifiuti. Esso si attua sia quando le funzioni per cui è stato creato l’oggetto sono riviste alla luce di un suo nuovo ed originale utilizzo sia, come nel caso del pooling, quando si attua un modello circolare di gestione che riutilizza all’infinito un prodotto.

·       Ogni anno si producono oltre 310 milioni di tonnellate di plastica e ogni anno vengono versate in mare dai fiumi 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, che hanno causato la formazione di 5 “isole di plastica”.

·       La plastica, nata nell’800, ha conosciuto il suo boom solo recentemente. Nel 1964 la produzione mondiale di plastica era di 30 milioni di tonnellate annue, nel 2016 è schizzata a 335 milioni. Se questo trend dovesse continuare, si arriverebbe nel 2050 a una produzione mondiale di 1800 tonnellate.

·       Nonostante aumenti l’impegno degli italiani nella differenziata: nel 1998 si raccoglievano infatti 1,8 chili di materiali polimerici per abitante, mentre oggi si contano circa 18 chili per ogni cittadino. Rispetto al 2017, l’anno scorso la raccolta della plastica è aumentata del 14% (di sei volte rispetto a quella messa in commercio) ma, anche per mancanza di impianti di trattamento, spesso buona parte finisce in discarica.

·       Se in Europa siamo fra i primi per recupero dei rifiuti (79% della raccolta complessiva) al pari con la Germania, come in altri Paesi facciamo fatica a trasformare tutto il materiale recuperato in oggetti con una nuova vita. Nel 2017, secondo Corepla, solo il 41% degli imballaggi raccolti è stato avviato al riciclo e di questi solo poco meno di due terzi sono stati realmente trasformati in nuovi oggetti, contenitori o imballaggi.

·       La Commissione Europea individua tra le soluzioni per il problema delle plastiche nell’ambiente un’economia circolare della plastica. In primo luogo riusare quanto più possibile gli oggetti di plastica; secondo: riciclare quanto più possibile gli oggetti che non possono essere riusati.Secondo la Commissione Ue, l’industria delle materie plastiche e l’incenerimento dopo l’uso producono 400 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno: una quantità enorme   che potrebbe essere ridotta in modo consistente se si facesse un maggiore ricorso al riuso, per un potenziale pari a 3,5 miliardi di barili di petrolio.

 

Nella foto, da sinistra: Mario Tozzi, Monica Artosi, Francesco Avanzini

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