Cresce oltre le aspettative il mercato spagnolo per CPR System, che, attraverso la controllata CPR System Iberia, società spagnola del Gruppo CPR, ha raggiunto ben prima del previsto 10 milioni di movimentazioni di cassette riutilizzabili nel Paese iberico.
“Siamo molto soddisfatti dell’attività in Spagna – afferma Monica Artosi (nella foto), direttrice di Cpr System. Il risultato ottenuto è molto soddisfacente. Stiamo crescendo, con ottime prospettive per il futuro. L’attività sul mercato spagnolo proseguirà anche nel 2025 con previsioni di un’ulteriore incremento dei numeri. Per sostenere l’aumento delle movimentazioni ci stiamo organizzando per il trasferimento del centro di lavaggio da Valencia a Cartagena, (città portuale nella regione sud-orientale della Spagna, la Murcia, ndr), con uno stabilimento più grande che sarà dotato di un nuovo impianto di lavaggio e un nuovo magazzino per seguire la crescita in atto”.
Le differenze tra il mercato spagnolo e quello italiano
Non mancano le differenze tra il mercato spagnolo e quello italiano. “In Italia abbiamo ancora diverse quote di mercato da conquistare. Non ci sono ancora molti distributori che utilizzano il nostro sistema. Viene usato ancora molto il pack monouso e il cartone”, afferma Artosi. “In Spagna, invece, il 90% del mercato si affida al pooling: il mercato è così più difficile da conquistare e la competizione più alta. I risultati ottenuti nel Paese iberico sono perciò particolarmente significativi”.
Le movimentazioni crescono anche in Italia
Ma anche in Italia Cpr System sta ottenendo riscontri soddisfacenti: “Il 2024 si sta chiudendo con numeri positivi, con movimentazioni in crescita – conferma Artosi. Siamo a oltre un punto percentuale superiore al 2023, con quasi due milioni di movimentazioni in più rispetto allo scorso anno. Il sistema delle casse riutilizzabili che utilizziamo rimane sensibile ai temi ambientali e per questo ha l’obiettivo anche di far cambiare mentalità al mercato per un approccio più green sull’utilizzo dei pallet. Serve tempo ma siamo sulla strada giusta”.
Emanuele Zanini
emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it
