COSTI E MANODOPERA INCIDONO: MENO VOLUMI PER OPOA MARSIA. MA CAUTO OTTIMISMO PER LA STAGIONE

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Meno ettari coltivati e di conseguenza meno volumi, a causa dell’aumento dei costi e della mancanza di manodopera. Calano gli investimenti in campagna per l’OPOA Marsia di Avezzano (L’Aquila), specializzata nella produzione e commercializzazione di ortaggi (carote, patate, finocchi, etc prodotti principalmente nell’area del Fucino, che da solo conta circa 1.800 ettari coltivati solo nel Fucino (a cui aggiungere quelli fuori dall’Abruzzo) per 7.400 tonnellate di ortaggi prodotti.

I volumi in generale sono in diminuzione di circa il 10-15% rispetto allo scorso anno. Il calo riguarda per esempio le insalate, che vengono vendute in particolare alle aziende di IV gamma: “sebbene per noi sia un prodotto importante, produrle è sempre più complesso tra siccità, taglio dei principi attivi utilizzabili, assenza di manodopera”, ammette Marco Di Cicco, responsabile commerciale dell’organizzazione di produttori abruzzese. “I produttori sono stanchi di coltivare ortaggi dovendo sopportare rincari sempre più elevati che non vengono poi riconosciuti sul prezzo finale di acquisto”. La diminuzione produttiva, tuttavia, non riguarda tutti i prodotti: “Sul finocchio per esempio non stiamo riducendo i volumi (solo nel fucino il gruppo abruzzese conta 300 ettari, che arrivano a 1000 se si contano anche le superfici in altri areali, come nel Foggiano, Metaponto, Campania). ”C’è aria di cauto ottimismo su certi articoli, come patate e carote (quest’ultime in produzione oltre che nel Fucino anche in Sicilia e a Chioggia), per un mercato, specialmente estero, in fermato, per mancanza di prodotto.

In generale comunque lo scenario rimane complesso: “Fino a qualche anno fa le eventuali perdite si riuscivano a colmare senza troppe apprensioni. Ora è più difficile rischiare: se il maltempo, per esempio, compromette un ettaro, per recuperare le spese servono altri 5 ettari di produzione”, afferma il manager abruzzese.

“Pertanto diventa sempre più strategico e indispensabile saper programmare al meglio, produzioni e vendite”, afferma il referente dell’OPA Marsia, che, con 140 soci, di cui 30 diretti, commercializza le proprie produzioni su diversi canali: dalla IV Gamma, all’industria, dai Mercati all’ingrosso alla GDO.

L’OPOA Marsia, che sviluppa un fatturato che supera i 50 milioni di euro, attraverso i suoi associati sta investendo in tecnologie, “con macchinari di precisione, ma anche con sistemi che utilizzano fonti rinnovabili, elettrificazione dei pozzi, ricircolo delle acque e altre apparecchiature che puntano alla sostenibilità”, afferma Di Cicco. Sul fronte manodopera il responsabile commerciale del gruppo abruzzese ricorda infine come per agevolare l’arrivo di braccianti per la raccolta degli ortaggi, con Confagricoltura L’Aquila siano stati organizzati appositi voli charter dal Marocco e in particolare da Casablanca fino al centro Italia, mettendo a disposizione anche degli alloggi. “In futuro creeremo anche un asilo nido interno alla nostra sede per i nostri dipendenti”, annuncia Di Cicco, “per creare le migliori condizioni di lavoro ai nostri collaboratori”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofurtticolo.it

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