COOP, APPROVATO IL BILANCIO: “MA FUTURO DEL SETTORE ANCORA PIENO DI INCOGNITE”

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Bilancio 2014 a prova di tenuta, dopo 7 anni ininterrotti di crisi dei consumi, per le imprese del sistema Coop. I dati confermano la leadership nazionale e la quota di mercato (19%), l’investimento sulla convenienza, il mantenimento dei livelli occupazionali e l’ incremento dei soci, che sfiorano gli 8 milioni e mezzo.

 

Il futuro, si segnala dalla impresa del settore della grande distribuzione, "resta comunque pieno di incognite, che già si manifestano nei primi mesi del 2015, nonostante l’ impegno a rinforza le alleanze internazionali in una logica di ricerca di maggiore competitività". Coop si colloca in Coopernic, che si propone di diventare la più grande centrale d’acquisto europea, dove oltre a Leclerc e Delhaize, arrivano i tedeschi di Rewe. "Continuiamo a svolgere la funzione di presidio di convenienza e qualità per i soci e consumatori del nostro Paese -spiega Marco Pedroni (nella foto), presidente Coop Italia- benche’ i timidi segnali di ripresa dei consumi si siano indirizzati piu’ verso i beni durevoli e i servizi, che verso l’alimentare. Questa tendenza, se confermata nel corso del 2015, non puo’ che generare preoccupazione sul futuro. Ribadiamo il nostro impegno, anche con la ricerca di sinergie con altri operatori affini a noi sul piano internazionale, convinti che sia quello lo scenario nel quale dobbiamo muoverci. Su questa stessa linea viaggia l’esperienza di innovazione che stiamo realizzando in Expo".

Sul fronte del bilancio si "irrobustisce il patrimonio netto aggregato delle principali 9 cooperative di ulteriori 30 milioni e migliora significativamente il livello di liquidita’ della struttura dell’attivo". Notizie positive anche "dal prodotto a marchio Coop, che nel totale largo consumo confezionato ha superato quota 26% (in crescita di un punto rispetto al 2013)" e "tenuta anche sul versante occupazionale (sono 54.591 i dipendenti con oltre il 90% a tempo indeterminato) con processi riorganizzativi e di efficienza che coinvolgono una parte significativa dei 1189 punti vendita".

Nella sua Assemblea annuale Coop ha deciso di avviare un "programma di cambiamento organizzativo per meglio sostenere la sua strategia competitiva di un ‘cibo buono, sicuro e accessibile per tutti’" e "risultati arrivano anche fuori dal core-business: 122 i Coop Salute dove, rispetto all’acquisto presso il canale farmacia tradizionale, si e’ generato nel 2014 un risparmio sul farmaco senza obbligo di prescrizione di oltre 11 milioni di euro (mediamente -25% rispetto a analogo prodotto), mentre la telefonia mobile Coop Voce ha raggiunto 1 milione e 400mila attivazioni". Sui risultati all’Expo, Pedroni sottolinea: "Vantiamo numeri importanti: 850.000 biglietti venduti, oltre 400.000 visitatori nel Future Food District di cui oltre il 96% ci ha dichiarato il suo gradimento. Il tutto accompagnato da un programma di incontri sui temi che fanno parte del nostro modo di intendere il futuro del cibo: etico, trasparente e accessibile".

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