Il gigante della grande distribuzione Coop Alleanza 3.0, sorto più di due anni fa dalla fusione di tre grandi Gruppi fra cui Coop Estense, ha annunciato l’esubero di 700 addetti amministrativi che la cooperativa non intende licenziare ma ricollocare diversamente. L’altro ieri era in programma il primo di una serie di incontri con i rappresentanti sindacali, in cui sono state poste le basi per un accordo che riesca a contemperare le diverse esigenze. Ad annunciarlo è la Gazzetta di Modena.
Il ricollocamento degli impiegati, che lavorano in sette diverse sedi aziendali italiane, potrà avvenire o negli stessi supermercati di Coop Alleanza 3.0 o in altre realtà del mondo cooperativo oppure potranno essere concordate forme di prepensionamento, tutto questo sempre in accordo con i sindacati e i singoli lavoratori.
Gli impiegati che lavorano nelle sette sedi o uffici sono circa 1.500 e con la riorganizzazione in atto saranno quasi dimezzati. Si tratta delle tre sedi principali del colosso cooperativo (Bologna, Modena e Reggio Emilia) più gli uffici di Milano, Ravenna, Pordenone e Mirano (Venezia).
La grande parte di questi addetti è ovviamente concentrata a Bologna, Modena e Reggio Emilia ed è prevedibile che saranno queste le sedi coinvolte in misura maggiore dalla riorganizzazione. Non esistono comunicazioni ufficiali ma riguardo Modena è prevedibile che i lavoratori coinvolti possano variare da circa 150 a 200, così come potrà avvenire a Bologna e Reggio Emilia.
Coop Alleanza 3.0 conta 2,3 milioni di soci, 22mila lavoratori e quasi 400 punti vendita in 9 regioni. Presidente è Adriano Turrini, d.g. Paolo Alemagna.
Le difficoltà della grande distribuzione in generale, e di Coop Alleanza 3.0 in particolare, sono certificate dall’ultimo bilancio, che ha fatto segnare una perdita di oltre 37 milioni di euro.
Ieri il colosso cooperativo ha diffuso un comunicato in cui si annuncia la riorganizzazione: “Il nuovo modello organizzativo della sede – si legge nella nota – mira ad aumentarne l’efficienza e l’efficacia con una revisione delle strutture centrali, l’eliminazione di ridondanze di ruoli o attività e la semplificazione dei processi. Un intervento fisiologico dopo una fusione. Coop Alleanza 3.0 opererà con un confronto continuo e nella massima condivisione con i lavoratori, e in raccordo con le organizzazioni sindacali per raggiungere l’obiettivo comune di tutelare le persone, mettendo in atto tutte le misure possibili per gestire la ricollocazione di circa 700 lavoratori della sede e azzerare gli impatti occupazionali, nell’arco di un biennio. La nuova organizzazione segna l’inizio di una profonda trasformazione, tracciata dallo stesso direttore generale, per consentire ai punti vendita di concentrarsi al meglio sulla creazione di valore per i nostri soci. Nei prossimi mesi saranno presentate le linee guida che permetteranno a Coop Alleanza 3.0 di essere sempre più un punto di riferimento nei territori in cui è presente e nel mercato in cui opera, e di sviluppare ulteriormente lo scopo mutualistico per cui è nata: garantire ai soci la miglior qualità ai migliori prezzi”.
(fonte: La Gazzetta di Modena)