CONTRAFFAZIONI: RADICCHIO MAROCCHINO DIVENTA “DI CHIOGGIA”

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Sbarca nei porti italiani, è proveniente da Paesi extracomunitari, ma passa diretto nei magazzini di lavorazione e diventa subito "made in Italy". Sarebbe questo, secondo la Coldiretti, l’iter del radicchio marocchino spacciato per quello supertitolato di Chioggia (Venezia). Secondo la Coldiretti di Venezia si tratta di una varietà ibrida apparentemente identica all’originale.

"L’inghippo della produzione globalizzata – rileva la Coldiretti – mette in crisi le aziende locali e inganna il consumatore, che non ritrova il gusto tipico e la sapidità dell’autentico radicchio di Chioggia". Nel Veneto si produce più della metà del radicchio di tutta Italia ed in particolare il radicchio di Chioggia che è primo per superficie coltivata, quantità di produzione e presenza sul mercato. Nel 2010 erano oltre centomila le tonnellate prodotte per un valore superiore ai 50 milioni di euro.

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