CONFAGRICOLTURA INTITOLA SALA DELLA PROPRIA SEDE ALL’AGRONOMO SERPIERI: “UN GIOIELLO DI PALAZZO DELLA VALLE”

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di Cristina Latessa

“Sono molto emozionato, in questa sala, voluta nel ‘500 dal Cardinale Andrea Della Valle, negli ultimi 40 anni sono passate molte delle politiche che poi hanno definito la vita degli agricoltori italiani”.

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sottolineato l’importante significato della “Sala Serpieri” di Palazzo Della Valle (dal 1948 sede dell’organizzazione datoriale agricola, ndr), che omaggia nel nome l’illustre economista, politico e agronomo italiano che nel 1923 promulgò una legge di riordino e riforma della normativa riguardante i boschi e i terreni montani, e che ha ritrovato nuovo splendore con i restauri svolti nel 2023, a cui si è aggiunto un nuovo sistema di illuminazione.

La Sala Serpieri è stata inaugurata oggi, con tanto di taglio del nastro da parte dello stesso presidente di Confagricoltura e del direttore generale dell’associazione Annamaria Barrile, oltre che del sottosegretario all”agricoltura, sovranità alimentare e foreste Patrizio Giacomo La Pietra e del presidente della Cei, Cardinale Matteo Maria Zuppi , che ha impartito anche una benedizione alla Sala e ai numerosi presenti.

Il sottosegretario La Pietra nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della intitolazione della sala ad Arrigo Serpieri, “in quanto ha lanciato un messaggio attualissimo, ovvero che l’agricoltura era ed è custode dell’ambiente. Nelle ultime politiche agricole europee non c’è stata invece questa attenzione, anzi l’agricoltura è stata quasi considerata nemica dell’ambiente, un approccio totalmente sbagliato”.

Il Cardinale Zuppi ha sottolineato il legame che c’è tra Chiesa e agricoltura, in quanto “l’agricoltura è comunità e la terra ci aiuta a capire il Mistero e la grandezza del Cielo”. La terra – ha aggiunto il presidente della Cei – ci riporta alle cose che contano per davvero”.

“Giustamente – ha proseguito il Cardinale rivolgendosi ai numerosi associati a Confagricoltura presenti nella sala – siete considerati custodi dell’ambiente ma siete anche le vittime dei guasti ambientali”.

Sala Serpieri è sicuramente un gioiello artistico, come sottolineato nel suo intervento la storica dell’arte Laura Orbicciani, ma ha anche un significato preciso per il lascito che Confagricoltura e il suo attuale presidente vuole assicurare a chi verrà dopo: “Per essere all’altezza delle sfide future – ha osservato il presidente Giansanti – bisognava lasciare un segno tangibile. Abbiamo quindi deciso di dedicare risorse a questo bellissimo lavoro di restauro per ridare smalto alla Sala, assicurando la possibilità a chi verrà dopo di me di dare un futuro luminoso a Confagricoltura, a tutti noi agricoltori, a tutte le comunità che vivono di agricoltura e, quindi, all’umanità tutta”.

 

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